Anche la Cina è determinata a "combattere fino in fondo".
Il premier canadese, Justin Trudeau, ha dichiarato che si aspetta che Canada e Stati Uniti saranno in guerra commerciale per il prossimo futuro. Trudeau ha parlato dopo aver avuto quella che ha definito una telefonata colorita ma costruttiva con il presidente degli Stati Uniti Donald Trump questa settimana. Trudeau ha dichiarato che le due parti hanno discusso dei dazi e che sono “attivamente impegnate in conversazioni continue per cercare di fare in modo che queste tariffe non danneggino eccessivamente” alcuni settori e lavoratori. Ha inoltre ribadito che “non faremo marcia indietro sulle nostre tariffe di risposta fino a quando le ingiustificate tariffe americane sui beni canadesi non saranno revocate”.
‘Combatteremo fino in fondo’
“Coercizione e minacce non funzioneranno con la Cina, né la spaventeranno. La determinazione della Cina a difendere i propri interessi è incrollabile – afferma il ministro del Commercio cinese Wang Wentao – se gli Stati Uniti continueranno su questa strada sbagliata, continueremo a rispondere allo stesso modo” e che “combatteremo fino in fondo“. Secondo Wand “non ci sono vincitori in una guerra commerciale“.
“La Cina è il principale partner commerciale di 140 Paesi e regioni e ha accordi di libero scambio con più di 30 Paesi – osserva Wang – siamo pronti a firmare altri accordi di libero scambio“.
‘Trovare soluzione tra amici storici’
“Tra amici storici, tra alleati, bisogna entrare nel merito delle questione e trovare le soluzioni più opportune. La sicurezza è la prima delle istanze che gli Stati Uniti pongono agli alleati, lo hanno fatto con Messico, Canada e Panama – dice il ministro delle Imprese e del made in Italy Adolfo Urso – entriamo nel merito e troviamo una soluzione per evitare una guerra commerciale. Vi è una situazione piuttosto incerta in cui agli annunci, anche roboanti, spesso seguono le tregue. Credo che abbia fatto molto bene il governo e Giorgia Meloni a essere cauta e responsabile per evitare una escalation, una guerra commerciale che dividerebbe l’occidente dagli Stati Uniti e farebbe male a tutti, certamente anche alle nostre imprese. Tanto più che l’Italia è diventato l’anno scorso il quarto Paese esportatore e abbiamo interesse affinché non ci siano guerre commerciali”.
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