Migliaia di studentesse hanno guidato le proteste contro la corruzione in Serbia in occasione della Giornata internazionale della donna. Proseguono quindi le manifestazioni quotidiane, iniziate dopo che una tettoia di cemento è crollata a novembre in una stazione ferroviaria nella città settentrionale di Novi Sad, uccidendo 15 persone. I cortei sono diventati una sfida per il governo del presidente Aleksandar Vucic. Presenti diversi striscioni, con la scritta ‘Donne in prima fila’, che hanno attraversato le vie centrali di Belgrado e proseguito fino alla procura della Repubblica.