Il Ministro risponde alle domande sul possibile invio di truppe italiane

Il ministro della Difesa, Guido Crosetto, in un’intervista al ‘Corriere della Sera’, interpellato sull’ipotesi di inviare truppe italiane a presidiare il confine tra Ucraina e Russia, risponde: “Questo dibattito è surreale e prematuro allo stesso tempo. Perché la tregua sarà figlia di condizioni che devono andare bene a tutti, e quindi anche ai russi”.

“Per rispondere alla domanda, su quel confine io presto o tardi vedo l’Onu“, aggiunge Crosetto, ricordando che “l’Italia ha sempre partecipato alle missioni delle Nazioni Unite“. Allo stesso tempo, Stampa e Repubblica riportano alcune indiscrezioni sulla possibilità di 40mila nuovi militari italiani per aumentare le truppe di Difesa dello Stivale. In alternativa all’Onu, sul confine tra Ucraina e Russia può esserci “una missione internazionale di peace-keeping che unisca quasi tutto il mondo, come in Libano”, ha specificato Crosetto. 

Crosetto: “Io e Giorgia discutiamo ma nulla scalfisce il rapporto”

“È vero che io e Giorgia discutiamo, a volte duramente, difendendo ognuno le sue posizioni e spesso rimanendo ciascuno con la propria idea anche dopo la fine della lite. La rottura è una sciocchezza. Nulla scalfisce il nostro rapporto, nemmeno i tanti corvi che ci provano”. Così il ministro della Difesa, Guido Crosetto, in un’intervista al ‘Corriere della Sera’ in merito al suo rapporto con la premier Giorgia Meloni.”Sono stato il primo a scommettere sul fatto che sarebbe diventata presidente del Consiglio. Ma non ora, tredici anni fa: una con quell’abnegazione per il lavoro, con quella meticolosità nello studio, con quella severità nei confronti di sé stessa, non poteva che arrivare a un livello di eccellenza in qualsiasi campo avesse deciso di impegnarsi”, ha aggiunto Crosetto, che non ha “mai avuto mezzo dubbio” che Meloni “prima o poi sarebbe arrivata a Palazzo Chigi”.

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