Accusato di crimini contro l'umanità

L’ex presidente filippino Rodrigo Duterte è stato consegnato alla custodia della Corte penale internazionale (Cpi), in seguito al suo arresto per un mandato di cattura che lo accusa di crimini contro l’umanità per la repressione del traffico di droga che ha supervisionato quando era in carica. La Corte ha reso noto in un comunicato che “come misura precauzionale” è stata messa a disposizione di Duterte un’assistenza medica in aeroporto, in linea con le procedure standard.
Entro pochi giorni Duterte sarà portato in tribunale per un’udienza. I giudici confermeranno la sua identità, verificheranno che abbia compreso le accuse a suo carico e fisseranno una data per un’udienza di conferma delle accuse, durante la quale un gruppo di giudici valuterà se i pubblici ministeri hanno prove sufficienti per intentare un processo. Duterte potrebbe contestare la giurisdizione della corte e l’ammissibilità del caso. Sebbene le Filippine non siano più un membro della Corte penale internazionale, i presunti crimini a suo carico sono avvenuti prima che Manila si ritirasse dal tribunale. Il processo durerà probabilmente mesi e, se il caso dovesse arrivare al processo, potrebbero volerci anni. Nell’attesa, l’ex leader filippino potrà chiedere il rilascio provvisorio dal centro di detenzione del tribunale, anche se spetterà ai giudici decidere se accogliere la richiesta.

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