Primi contatti tra funzionari americani e russi dopo l'ok di Kiev a fermare il conflitto nei negoziati di Gedda
Il giorno dopo l’ok dell’Ucraina a una tregua di 30 giorni nel conflitto con la Russia, negoziato a Gedda in Arabia Saudita con i rappresentanti degli Usa, si attende la risposta di Mosca. “Ora la palla è nel campo della Russia”, aveva detto nella serata di ieri, martedì, il segretario di Stato americano Marco Rubio. E oggi il Cremlino risponde dicendo di “non correre troppo” affermando che Mosca è in attesa di dettagli. Ecco tutte le notizie sui negoziati per la tregua. Nel pomeriggio le parole del presidente americano Trump che ha ventilato “sanzioni devastanti” se la Russia non accettasse la tregua continuando la guerra.
IN AGGIORNAMENTO
Bbc, Casa Bianca conferma contatto telefonico con Mosca
Il consigliere per la sicurezza nazionale di Trump, Mike Waltz, ha avuto una telefonata oggi con la sua controparte russa per discutere la proposta di cessate il fuoco concordata tra Ucraina e Stati Uniti, ha confermato la Casa Bianca alla Bbc.Separatamente, l’inviato speciale di Trump, Steve Witkoff, si recherà a Mosca più avanti questa settimana, secondo quanto affermato dalla portavoce della Casa Bianca, Karoline Leavitt.”Esortiamo i russi a sottoscrivere questo piano”, ha detto Leavitt ai giornalisti, aggiungendo che il presidente “si aspetta che i russi ci aiutino a portare questo piano fino alla meta”.
Generale Gerasimov: “La Russia ha conquistato l’86% regione Kursk”
Il piano dell’Ucraina di usare la regione russa di Kursk come strumento di contrattazione nei negoziati è crollato, ha affermato mercoledì il generale russo Valery Gerasimov. La Russia – si legge sulla Cnn – ha rivendicato l’86% dell’area e circa 430 soldati ucraini sono stati fatti prigionieri nella regione, ha detto Gerasimov al presidente Vladimir Putin, che stava facendo la sua prima visita nella regione dopo l’incursione dell’Ucraina nell’agosto dell’anno scorso. “Inoltre la leadership di Kiev stava cercando di usare l’incursione nella regione di Kursk per fermare le nostre avanzate e portare via le nostre truppe dal Donbass”, ha detto. “Il piano di questo nemico è completamente crollato”, ha aggiunto. Le truppe ucraine nella regione sono state circondate, ha anche affermato Gerasimov.
Putin in Kursk: “Sconfiggere nemico nella regione il prima possibile”
“In effetti, il nostro compito nel prossimo futuro è quello di sconfiggere definitivamente, nel più breve tempo possibile, il nemico che si è trincerato nel territorio della regione di Kursk e che qui conduce operazioni militari”. Lo ha affermato il presidente della Russia Vladimir Putin durante un incontro tenutosi presso uno dei posti di comando nella regione di confine di Kursk, come riportato dall’agenzia Tass.
Casa Bianca a Mosca, vi esortiamo a firmare piano di pace
“La situazione attuale è che gli ucraini hanno accettato un cessate il fuoco, gli ucraini hanno accettato il piano di pace che è stato messo sul tavolo ieri in Arabia Saudita dal segretario di Stato e dal nostro consigliere per la sicurezza nazionale, con cui ho appena parlato prima di venire qui”. Lo ha detto la portavoce della Casa Bianca Karoline Leavitt ai giornalisti alla Casa Bianca dopo un’intervista alla Fox. Leavitt ha detto che il consigliere per la sicurezza nazionale Mike Waltz ha parlato con la sua controparte russa oggi e che l’inviato per il Medio Oriente Steve Witkoff si recherà a Mosca questa settimana per esortare la Russia a firmare il piano. Ha descritto lo stato dei negoziati come “sulla decima linea di pace” e ha detto che ora “tocca ai russi accettare questo piano”. Ma ha rifiutato di dire se il presidente Donald Trump avesse intenzione di chiamare il presidente russo Vladimir Putin nel tentativo di esercitare una pressione diretta per impegnarsi nel cessate il fuoco.
Casa Bianca: “Waltz ha parlato con il suo omologo russo”
Il consigliere per la sicurezza nazionale degli Stati Uniti Mike Waltz ha parlato oggi con il suo omologo russo. Lo ha detto la portavoce della Casa Bianca Karoline Leavitt. Lo riporta Sky News. Ieri Waltz ha partecipato ai colloqui a Gedda con i funzionari ucraini
Trump: “Con Putin non abbiamo ancora parlato”
“Non gli abbiamo ancora parlato, in modo sostanziale, perché siamo appena riusciti a far accettare” l’accordo all’Ucraina. Lo ha detto il presidente Usa Donald Trump, interpellato sulla possibilità che Vladimir Putin possa mantenere il cessate il fuoco. Lo riporta Cnn. “Lo scopriremo molto presto. Ho ricevuto alcuni messaggi positivi, ma un messaggio positivo non significa nulla”, ha aggiunto.
Trump: “Sanzioni devastanti per Russia se decide di continuare guerra”
Parlando ai giornalisti nello Studio Ovale, il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha affermato che le sanzioni per la Russia potrebbero essere “devastanti” se decidesse di continuare la guerra e di non accettare la tregua di 30 giorni. “Ci sono cose che si possono fare che non sarebbero piacevoli in senso finanziario”, ha detto Trump, come riporta la Bbc, “sarebbe molto male per la Russia. Non voglio farlo, perché voglio ottenere la pace”. Queste “questioni finanziarie” potrebbero rivelarsi “devastanti” per Mosca, ha aggiunto.
Trump: “Nostri rappresentanti si stanno recando in Russia”
“Abbiamo persone che si stanno recando in Russia in questo momento”. Lo ha detto il presidente degli Stati Uniti Donald Trump, che sta incontrando il primo ministro irlandese Micheal Martin alla Casa Bianca. Lo riporta il Guardian. “Ora dipende dalla Russia”, ha detto, sottolineando che “abbiamo ricevuto alcuni messaggi positivi sul cessate il fuoco”. “Questa è una situazione molto seria”, ha aggiunto Trump, “è una situazione che potrebbe portare alla terza guerra mondiale”. “Ne abbiamo ottenuto la metà come cessate il fuoco”, ha detto ancora Trump, “e se riusciamo a far smettere la Russia allora abbiamo un cessate il fuoco completo. E penso che non si tornerà mai alla guerra”.
Zelensky: “Vogliamo fine guerra ma non a condizioni Russia”
“Non vogliamo stare alle condizioni della Russia, noi vogliamo che la guerra finisca e che gli Usa sappiano che siamo disposti a mettere fine alla guerra”. Lo ha detto in un briefing da Kiev, il presidente ucraino Voldymyr Zelensky, sull’esito dei colloqui tra i delegati Usa e di Kiev di ieri a Gedda, in Arabia Saudita. “Un cessate il fuoco è qualcosa che ci aspettiamo ma tutto dipenderà dalla Russia, se vorrà o meno continuare a uccidere persone. L’Ucraina ha dimostrato la sua disponibilità e la sua volontà” per un cessate il fuoco, “senza opporre alcuna ostruzione” nei colloqui che si sono tenuti ieri a Gedda, in Arabia Saudita. “Adesso la palla è nel campo della Russia, è la Russia che deve decidere”, ha aggiunto Zelensky.
Zelensky: “Mi aspetto misure forti contro Russia con no a tregua”
Se i russi “non saranno d’accordo con questo piano di tregua, dovremo agire diversamente. Dovremo prendere delle decisioni importanti e capisco che possiamo contare su misure forti. Per adesso penso si possa parlare di sanzioni molto severe“. Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. “Il secondo punto è se i nostri partner saranno disposti e pronti a darci sostegno: la tregua dovrà essere nei cieli e nei mari e dovremmo monitorarla”, ha aggiunto, “avremo bisogno di assistenza tecnica e logistica da parte dei nostri partner”.
Rubio: “Usa avranno oggi contatti con i russi”
Il segretario di Stato statunitense Marco Rubio ha affermato che oggi gli Stati Uniti “avranno contatti con i russi”, da cui sperano di avere una risposta positiva sulla tregua di 30 giorni a cui l’Ucraina si è detta pronta. Gli Stati Uniti “sollecitano fermamente i russi a porre fine a tutte le ostilità”, ha aggiunto Rubio, come riporta il Guardian, “non esiste una soluzione militare a questo conflitto”. Rubio ha anche confermato che i colloqui di ieri a Gedda, in Arabia Saudita, hanno riguardato “come dovrebbe essere un processo di negoziazione” e hanno incluso “conversazioni sulle concessioni territoriali”. Il principale diplomatico statunitense ha suggerito che Mosca sta “probabilmente elaborando” la notizia della proposta di tregua temporanea “allo stesso modo del resto del mondo”.
Lavrov contro von der Leyen: “Führer Ursula vuole rimilitarizzare l’Europa”
“Führer Ursula sta mobilitando tutti per la rimilitarizzazione dell’Europa”. Lo ha detto il ministro degli Esteri russo, Sergei Lavrov, in un’intervista rilasciata ai blogger americani Mario Naufal, Larry Johnson e Andrew Napolitano, rilanciata dall’agenzia di stampa russa Tass. Riferendosi al piano europeo di riarmo, Lavrov ha proseguito: si parla di “soldi incredibili”, “molti pensano che si tratti di un trucco per distrarre la popolazione da decine e centinaia di miliardi di euro spesi senza un’adeguata verifica durante la lotta contro la pandemia di Covid-19 e con la fornitura di assistenza all’Ucraina. Tutto questo è attualmente in discussione”.
È improbabile che gli Usa lascino la Nato e Donald Trump non ha mai accennato a questa possibilità. Lo sostiene nell’intervista Lavrov. “Non credo che gli americani lasceranno la Nato. Almeno, il presidente degli Stati Uniti Donald Trump non ha mai nemmeno accennato a questa eventualità. Ma ha detto direttamente che, se i Paesi membri della Nato vogliono che gli Stati Uniti li proteggano e forniscano garanzie di sicurezza, allora devono pagare quanto necessario”, ha osservato il ministro russo.
Rubio: “Usa oggi avranno contatti con i russi”
Il segretario di Stato statunitense Marco Rubio ha affermato che oggi gli Stati Uniti “avranno contatti con i russi”, da cui sperano di avere una risposta positiva sulla tregua di 30 giorni a cui l’Ucraina si è detta pronta. Gli Stati Uniti “sollecitano fermamente i russi a porre fine a tutte le ostilità”, ha aggiunto Rubio, come riporta il Guardian, “non esiste una soluzione militare a questo conflitto“. Rubio ha anche confermato che i colloqui di martedì a Gedda, in Arabia Saudita, hanno riguardato “come dovrebbe essere un processo di negoziazione” e hanno incluso “conversazioni sulle concessioni territoriali”.
Il principale diplomatico statunitense ha suggerito che Mosca sta “probabilmente elaborando” la notizia della proposta di tregua temporanea “allo stesso modo del resto del mondo”. Rubio ha ribadito che gli Stati Uniti presenteranno la proposta alla Russia “direttamente”. “Diremo che l’Ucraina è pronta a interrompere tutte le attività sul campo di battaglia e ad avviare immediatamente il processo di negoziazione per porre fine in modo duraturo alla guerra, e vedremo quale sarà la risposta“, ha assicurato, “se la loro risposta è sì, allora sappiamo di aver fatto dei veri progressi e che c’è una reale possibilità di pace. Se la loro risposta è no, sarebbe molto spiacevole, e allora renderà chiare le loro intenzioni“. Lo riporta la Cnn.
Cremlino non esclude telefonata Trump-Putin “se necessario”
Il Cremlino non esclude che, dopo i colloqui tra Stati Uniti e Ucraina a Gedda, possa venire fuori un argomento per una conversazione telefonica fra i presidenti di Russia e Usa, Vladimir Putin e Donald Trump, e se necessario questa sarà organizzata molto rapidamente. Lo ha dichiarato in un briefing il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, citato dall’agenzia di stampa russa Tass. “Non escludiamo che possa sorgere il tema di una conversazione telefonica ai massimi livelli. Se si presenterà questa necessità, sarà organizzata molto rapidamente. I canali di dialogo esistenti con gli americani consentono di farlo in tempi abbastanza brevi”, ha dichiarato il portavoce.
Cremlino: “Su tregua non correre troppo, attendiamo dettagli”
“Guardate, state correndo un po’ troppo, non vogliamo farlo”. Così il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, a proposito della proposta Usa di un cessate il fuoco di 30 giorni a cui l’Ucraina si è detta pronta. Lo riporta l’agenzia di stampa russa Ria Novosti. “Ieri, parlando con la stampa, sia Rubio che Waltz hanno detto che ci avrebbero trasmesso informazioni dettagliate sull’essenza delle conversazioni avvenute a Gedda attraverso vari canali diplomatici. Per prima cosa, dobbiamo ottenere queste informazioni. In questi giorni sono previsti contatti con gli americani, durante i quali ci aspettiamo di avere tutte le informazioni”, ha aggiunto Peskov.
Cina: “Auspichiamo pace sostenibile e duratura”
“Ci siamo sempre adoperati per la pace e abbiamo promosso i colloqui di pace. Ci auguriamo che tutte le parti coinvolte trovino, attraverso il dialogo e i negoziati, un piano di pace sostenibile e duraturo, che risponda alle reciproche preoccupazioni”. Così una portavoce del ministero degli Esteri cinese, Mao Ning, rispondendo alla domanda su quale sia la posizione di Pechino dopo che l’Ucraina si è detta pronta ad accettare un cessate il fuoco immediato di 30 giorni con la Russia proposto dagli Stati Uniti. Lo riporta il Global Times. La portavoce ha affermato inoltre che, fin dal primo giorno dello scoppio della crisi, la Cina ha sostenuto il dialogo e i negoziati per cercare una soluzione politica.
Colloquio telefonico capo Cia-intelligence Russia
Il direttore dell’agenzia di intelligence russa Svr, Sergei Naryshkin, ha avuto una conversazione telefonica con il direttore della Cia, John Ratcliffe. Lo riferisce l’agenzia di stampa russa Ria Novosti, citando l’Svr. “L’11 marzo 2025 si è svolta una conversazione telefonica tra il direttore del Servizio segreto estero russo, Sergei Naryshkin, e il capo della Cia statunitense, John Ratcliffe”, ha reso noto il dipartimento, aggiungendo che i capi dei servizi segreti hanno concordato di tenere contatti regolari per contribuire a garantire la stabilità e la sicurezza internazionale, nonché per ridurre lo scontro nelle relazioni fra Mosca e Washington.
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