E’ salito a 59 il numero dei morti nell’incendio scoppiato in una discoteca nella città di Kocani, nella Macedonia del Nord orientale. I feriti sono 155. Lo ha affermato il ministero dell’Interno di Skopje citato dai media locali. Uno dei proprietari del locale notturno, della città che si trova a circa 80 chilometri a est della capitale, è stato arrestato, hanno fatto sapere le autorità locali. Il ministro degli Interni, Pance Toshkovski, ha spiegato che fra i feriti ci sono anche alcuni organizzatori. Le vittime avevano tutte fra i 14 e i 25 anni.
L’incendio nella discoteca sarebbe scoppiato a causa dell’uso di fuochi di artificio all’interno del locale dove si stava tenendo un concerto di un gruppo pop a cui stavano partecipando circa 1.500 persone. Alcuni video hanno mostrato il caos all’interno del locale notturno, con giovani che correvano nel fumo mentre i musicisti esortavano la gente a fuggire il più rapidamente possibile. “Questo è un giorno difficile e molto triste per la Macedonia del Nord. La perdita di così tante giovani vite è irreparabile e il dolore delle famiglie degli amici è incommensurabile”, ha dichiarato il primo ministro della Hristijan Mickoski. Il premier ha detto che il governo farà “tutto il possibile” per aiutare i parenti delle persone coinvolte “in questi momenti difficilissimi”.
I familiari si sono riuniti davanti agli ospedali e agli gli uffici comunali di Kocani, implorando le autorità per avere maggiori informazioni. Sono stati effettuati alcuni arresti fra cui quello di uno dei proprietari della discoteca. Il ministro degli Interni, Pance Toshkovski, ha spiegato che fra i feriti ci sono anche alcuni organizzatori della serata. Le autorità hanno dichiarato che i feriti sono stati portati negli ospedali di tutto il Paese, compresa la capitale Skopje, molti con gravi ustioni. Il ministro della Salute Arben Taravari ha reso noto che 118 persone sono state ricoverate in ospedale, aggiungendo di aver ricevuto offerte di assistenza dai paesi vicini, tra cui Albania, Bulgaria e Grecia. “Abbiamo messo in campo tutte le nostre risorse, nel tentativo di salvare quante più vite possibili tra i giovani coinvolti in questa tragedia”, ha spiegato. Il club si trovava in un vecchio edificio che in precedenza era un magazzino di tappeti. L’incendio ha causato il parziale crollo del tetto rivelando i resti carbonizzati di travi di legno e detriti. Le autorità di Skopje hanno fatto sapere che indagheranno sulle licenze e sulle disposizioni di sicurezza del locale, aggiungendo che il governo ha la “responsabilità morale” di contribuire a perseguire i responsabili.