Giovedì riunione operativa dei vertici militari per garantire la sicurezza di Kiev in caso di tregua

Il premier britannico Keir Starmer riunisce in videoconferenza la ‘coalizione dei volenterosi’, fra cui la presidente del Consiglio italiana Giorgia Meloni, per tenere i fari accesi sulle mosse di Vladimir Putin. Secondo il premier britannico il leader del Cremlino deve “smettere di giocare” con la proposta di cessate il fuoco lanciata dal presidente americano Donald Trump. “Putin – ha detto Starmer – sta cercando di ritardare ma il mondo ha bisogno di vedere l’azione e non parole vuote o condizioni inutili”. Per questo motivo il gruppo dei volenterosi deve “mantenere la pressione” su Mosca affinché si sieda al tavolo delle trattative e successivamente essere “pronto a difendere” un eventuale accordo.

Giovedì riunione operativa dei vertici militari dei ‘volenterosi’

Starmer si dice “convinto” che prima o poi” la Russia “dovrà sedersi al tavolo delle trattative”. Per fare in modo che questo accada nel più breve tempo possibile, qualora Putin rifiutasse di accettare il cessate il fuoco, occorrerà “intensificare i nostri sforzi per rafforzare l’Ucraina, indebolire la macchina da guerra della Russia”, ha argomentato. Una strategia da portare avanti anche tramite “l’inasprimento delle sanzioni” alla Russia. Il leader di Downing Street ha poi annunciato che è giunto il momento di “accelerare il lavoro pratico” necessario per procedere verso un accordo di pace. Pertanto giovedì ci sarà una riunione operativa dei vertici militari dei Paesi della coalizione dei volenterosi per “proseguire i piani su come le nostre forze armate possano supportare la futura sicurezza” di Kiev. “Potenzieremo le difese e le forze armate ucraine, e saremo pronti a dispiegare una ‘coalizione dei volenterosi’ in caso di accordo di pace, per aiutare a garantire la sicurezza dell’Ucraina su terra, mare e cielo“, ha sottolineato Starmer.

Zelensky: “Tregua non dovrebbe essere accompagnata da dei ‘ma’”

A far eco al primo ministro britannico sono arrivate da Kiev le parole di Volodymyr Zelensky. Secondo il presidente ucraino il cessate il fuoco “non dovrebbe essere accompagnato da dei ‘ma’”. A dire del leader ucraino in questo momento la volontà della Russia è quella di “migliorare la loro situazione sul campo di battaglia” e per questo motivo Putin sta prendendo tempo. Intanto il presidente ucraino ha nominato il suo team negoziale per rappresentare Kiev in eventuali colloqui di pace. A farne parte saranno il capo dell’ufficio presidenziale, Andriy Yermak, alla guida della delegazione della quale fanno parte anche il suo vice, Pavlo Palisa, il ministro degli Esteri Andriy Sybiga e il ministro della Difesa Rustem Umerov. Sul campo infine gli occhi sono puntati sulla regione russa del Kursk. Il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, ha avvertito Kiev che la proposta di Vladimir Putin di deporre le armi in cambio della vita è ancora valida ma “si sta esaurendo”. Zelensky ha ribadito che nell’area “non vi è alcun accerchiamento” delle forze armate di Kiev che – a suo dire – stanno invece “contenendo le unità militari russe e nordcoreane in quella zona”.

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