Nel rogo sono morte 59 persone. Nel locale - senza licenza e uscite di emergenza - c'era un numero di persone doppio rispetto alla capienza ufficiale
Caos a Kocani, cittadina della Macedonia del Nord dove 59 persone sono morte a causa di un incendio scoppiato in una discoteca. Alcuni cittadini hanno organizzato una protesta e si sono radunati davanti al palazzo del Comune. La tensione è salita e diversi manifestanti hanno preso d’assalto l’edificio: hanno rimosso la telecamera di sorveglianza, hanno lanciato pietre e uova contro le finestre e poi sono entrati. Lo riportano i media locali.
Il premier della Macedonia del Nord: “Nessuna pietà per i responsabili”
I manifestanti, che gridavano ‘assassini, assassini’, hanno danneggiato anche un bar del proprietario del club Pulse dove è avvenuta la tragedia, hanno preso di mira la vetrina della sede della sua azienda e hanno rovesciato un’auto aziendale. Il primo ministro della Macedonia del Nord Kristijan Mickoski ha affermato che non ci sarà pietà per i responsabili delle politiche che hanno portato alla tragedia. “Tutti voi che avete osato fare politica in questo modo sarete ritenuti responsabili, sulle spalle dei cittadini e delle vite che questi giovani hanno perso. Non ci sarà pietà, vi faremo uscire dalle vostre case”, ha detto.
Нема да има милост. Кој сака нека биде, од каква сака нека биде етничка припадност и од која сака нека биде политичка партија. Тоа што се случувало е повеќе од криминал, ова е масовно убиство кое што некој го дозволувал за пари, за мито, за корупција да се случи.
Да им одговорам… pic.twitter.com/dqQp54z1XJ
— Христијан Мицкоски (@MickoskiHM) March 17, 2025
Dieci persone in custodia
Dieci persone restano in custodia della polizia per essere interrogate a Kocani rispetto all’incendio scoppiato nella discoteca. Tra le vittime ci sono anche adolescenti di appena 16 anni.
Il locale era senza licenza
Il ministro dell’Interno Panche Toshkovski ha affermato che un’ispezione preliminare ha rivelato che il locale stava operando senza una licenza adeguata. Ha detto che il numero di persone all’interno della discoteca, al momento dell’incendio, era almeno il doppio della sua capacità ufficiale di 250 persone.
Violazioni del codice di sicurezza
Il procuratore di Stato Ljupco Kocevski ha dichiarato che un’ispezione preliminare del locale notturno ha rivelato poi numerose violazioni del codice di sicurezza, tra cui la mancanza di uscite di emergenza, un numero insufficiente di estintori e un accesso improprio per i veicoli di emergenza.
Ue evacua 15 pazienti ustionati
L’Unione europea sta evacuando le vittime di ustioni l’incendio avvenuto in una discoteca nella Macedonia del Nord. Il Centro di coordinamento della risposta alle emergenze dell’Ue, viene riportato in una nota della Commissione Ue, ha stabilito un contatto con le autorità di protezione civile macedoni per offrire solidarietà e supporto, dopo l’incendio scoppiato nelle prime ore di ieri, domenica 16 marzo. La Macedonia del Nord ha attivato il meccanismo di protezione civile dell’Ue chiedendo assistenza per evacuare 15 pazienti con gravi ustioni.
In una rapida reazione, nove Paesi europei (Croazia, Grecia, Romania, Slovenia, Svezia, Lituania, Ungheria, Lussemburgo e Norvegia) hanno offerto immediatamente assistenza tramite il meccanismo. Diversi pazienti sono già stati evacuati in Ungheria dal Lussemburgo e la Romania sta trasportando pazienti in Lituania. L’Ue sta ora coordinando il trasporto di altri pazienti nei paesi che hanno offerto cure e rimane in stretto contatto con le autorità nazionali in Macedonia del Nord ed è pronta a mobilitare ulteriore assistenza se necessario.
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