Dopo la tragedia più grave nella memoria recente della Macedonia del Nord, in cui almeno 59 persone hanno perso la vita e altre 155 sono rimaste ferite, della discoteca Pulse a Kocani, colpita sabato notte da un terribile incendio, restano solo le macerie: le fiamme, probabilmente scatenate da fuochi pirotecnici scintillanti sul palco, hanno provocato il parziale crollo del tetto dell’edificio, lasciando esposti i resti carbonizzati delle travi in legno e detriti. Il Paese balcanico fatica ancora a elaborare la perdita di così tante giovani vite (alcune delle vittime avevano appena 16 anni), uccise a causa delle ustioni, dell’inalazione di fumo e della calca nel tentativo disperato di raggiungere l’unica uscita dal club. Al contempo, si cerca di individuare i responsabili e prevenire un’altra catastrofe.
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