Il politico turco, 54 anni, è il leader dell'opposizione e principale rivale del presidente turco Recep Tayyip Erdogan

La polizia turca ha arrestato il sindaco di Istanbul, Ekrem Imamoglu. Le accuse nei confronti del principale oppositore politico del presidente turco Erdogan riguardano presunti casi di corruzione e legami con il Pkk. Si tratta di una drammatica escalation nella repressione del governo nei confronti dell’opposizione e delle voci dissidenti in Turchia.

Ekrem Imamoglu, chi è il sindaco di Istanbul arrestato

Ekrem Imamoglu, 54 anni, è un politico e imprenditore turco, popolare leader dell’opposizione e principale rivale del presidente turco Recep Tayyip Erdogan.  La moglie del sindaco, Dilek Imamoglu, ha dichiarato all’emittente televisiva privata Now che la polizia è arrivata a casa loro prima dell’alba e che il marito è stato arrestato intorno alle 7.30. Martedì l’Università di Istanbul aveva invalidato il diploma di laurea di Imamoglu, impedendo così di fatto al primo cittadino della metropoli sul Bosforo di prendere parte alle prossime presidenziali. Avere una laurea è infatti un requisito per candidarsi alle elezioni secondo la legge turca. Per motivare la sua decisione l’Università di Istanbul ha citato presunte irregolarità nel suo trasferimento nel 1990 da un’Università privata nel nord di Cipro alla Facoltà di Economia Aziendale ma Imamoglu ha dichiarato che intende impugnare la decisione.

Ekrem Imamoglu, leader del Partito Repubblicano del Popolo

 (AP Photo/Emrah Gurel)

Il partito del sindaco di Istanbul, il Partito Repubblicano del Popolo, avrebbe tenuto le primarie domenica, dove Imamoglu sarebbe stato scelto come candidato per le future elezioni presidenziali, attualmente previste nel 2028 ma che non tutta probabilità saranno anticipate. “Ci troviamo di fronte a una grande tirannia, ma voglio che sappiate che non mi lascerò scoraggiare”, ha detto Imamoglu in un video messaggio pubblicato sui social media dove ha accusato il governo di “usurpare la volontà” del popolo. Il presidente del partito di Imamoglu, Ozgur Ozel, ha denunciato il suo arresto come un “golpe“.

 

Il sindaco di Istanbul deve affrontare molteplici cause legali, tra cui accuse di aver cercato di influenzare un perito giudiziario che indagava sui comuni guidati dall’opposizione. I casi potrebbero portare a pene detentive e a un divieto di partecipazione alla vita politica. Imamoglu è stato eletto sindaco della più grande città della Turchia nel marzo 2019, in una storica sconfitta per Erdogan e il suo partito, che aveva controllato Istanbul per un quarto di secolo. Il partito del presidente ha spinto per annullare i risultati delle elezioni comunali nella città di 16 milioni di abitanti, sostenendo irregolarità. La contestazione ha portato a una ripetizione delle elezioni pochi mesi dopo, vinte anche questa volta da Imamoglu. Il sindaco ha mantenuto il suo seggio dopo le elezioni locali dello scorso anno, durante le quali il suo partito ha ottenuto significativi risultati contro il partito di governo di Erdogan. 

Ekrem Imamoglu, gli arresti e le accuse delle opposizioni

L’agenzia statale Anadolu ha dichiarato che i pubblici ministeri hanno emesso mandati di arresto per un totale di 100 persone. Tra loro anche Murat Ongun, stretto collaboratore di Imamoglu. Le autorità hanno anche chiuso diverse strade intorno a Istanbul e vietato le manifestazioni in città per quattro giorni, in quello che pare essere un tentativo di impedire le proteste dopo l’arresto. I critici sostengono che la repressione sia stata attuata in seguito alle significative sconfitte subite dal partito di governo di Erdogan alle elezioni locali di marzo, e le crescenti richieste di elezioni nazionali anticipate. I funzionari del governo, dal canto loro, insistono sul fatto che i tribunali operano in modo indipendente e respingono le accuse secondo cui le azioni legali contro le figure dell’opposizione sarebbero motivate politicamente. 

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