Il leader di Kiev: "Non la vediamo come un'alternativa alle garanzie di sicurezza"
Il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, boccia l’ipotesi di una missione di peacekeeping in Ucraina sotto la guida dell’Onu per mantenere la pace dopo la fine del conflitto con la Russia. “Con tutto il rispetto, l’Onu non ci proteggerà dall’occupazione o dal desiderio di Putin di tornare. Non vediamo l’Onu come un’alternativa a un contingente o a garanzie di sicurezza“, ha detto Zelensky in conferenza stampa con il presidente ceco Petr Pavel a Kiev. “L’Onu non può essere un’alternativa alle garanzie di sicurezza, perché l’Onu non avrà alcun mandato per proteggere l’Ucraina se Putin si rivolgerà di nuovo a noi con la guerra”, ha aggiunto, come riporta Rbc-Ukraine.
Today, during our meeting with Czech President Petr Pavel @prezident_pavel, we discussed the situation on the frontline and the overall course of the war. We also spoke about joint European efforts to provide security guarantees for Ukraine.
I thank the Czech Republic for its… pic.twitter.com/z7HPWV2Yj0
— Volodymyr Zelenskyy / Володимир Зеленський (@ZelenskyyUa) March 21, 2025
Trump: “Siamo vicini a un accordo” sull’Ucraina
Intanto, il presidente americano Donald Trump ha detto di ritenere probabile che un cessate il fuoco totale per porre fine alla guerra tra Russia e Ucraina avvenga “molto presto”. Lo riporta la Cnn.“Stiamo per avere un accordo, e l’accordo è in fase di negoziazione”, ha dichiarato ai giornalisti nello Studio Ovale, “avremo un cessate il fuoco totale molto presto nella guerra tra Russia e Ucraina”.
A vertice ‘volenterosi’ discussa ipotesi operazione con 20mila uomini
Iniziano intanto a trapelare le prime informazioni sui possibili contorni di un eventuale dispiegamento di truppe occidentali in Ucraina come emersi dal vertice dei cosiddetti ‘volenterosi’ di ieri, giovedì, a Londra. Secondo fonti diplomatiche e della difesa che hanno parlato alla Bbc, le truppe andrebbero descritte come una “forza di rassicurazione” piuttosto che una “forza di peacekeeping”. Attualmente denominata Multinational Force Ukraine o MFU, verrebbe inviata nel Paese per consolidare un eventuale cessate il fuoco e rafforzare la fiducia a lungo termine nel Paese. L’obiettivo sarebbe quello di fornire all’Ucraina una copertura aerea per garantire la sicurezza dei suoi cieli e una presenza navale nel Mar Nero per favorire il commercio, ma non quello di far rispettare la pace, per cui l’impiego di circa 20.000 uomini non sarebbe sufficiente. Le truppe fornite dalla cosiddetta ‘coalizione dei volenterosi’ verrebbero molto probabilmente schierate per proteggere città, porti e importanti infrastrutture energetiche.
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