Unifil: "Preoccupati per una nuova escalation"
Preoccupa sempre di più, nella comunità internazionale, la situazione in Medio Oriente, dopo la ripresa dei bombardamenti da parte di Israele sulla Striscia di Gaza. Per la prima volta da dicembre si è visto un lancio di missili dal Libano verso Israele. Intanto Francia, Germania e Regno Unito hanno chiesto un immediato ritorno al cessate il fuoco sulla Striscia. Ecco tutte le notizie di oggi sul conflitto – IN AGGIORNAMENTO
Tenenti (Unifil): “Caschi Blu italiani in Libano sono al sicuro”
La situazione “è tesa”, i Caschi Blu italiani “sono in sicurezza” e le loro attività, compatibilmente con le condizioni sul campo, “continuano”. Lo ha affermato a LaPresse il portavoce di Unifil, Andrea Tenenti, dopo il lancio di alcuni razzi dal Libano oltre il confine israeliano e la risposta dell’Idf.
Hezbollah: “Impegnati a rispettare il cessate il fuoco”
Hezbollah non ha rivendicato il lancio di razzi avvenuto oggi dal sud del Libano verso Israele. Anzi, il gruppo sciita, in una dichiarazione all’emittente libanese Al Jadeed ha detto che è “impegnato a rispettare il cessate il fuoco”. Un impegno da cui “non ci siamo mai discostati“.
Una donna uccisa in raid israeliano sul sud del Libano
Una donna è stata uccisa e altre tre sono rimaste ferite in un attacco aereo israeliano che ha colpito la città di Tulin nel sud del Libano. Lo riporta l’agenzia di stampa libanese NNA.
Unifil: “Preoccupati per possibile nuova escalation in Libano”
L’Unifil si dice “preoccupata” per una nuova possibile escalation in Libano in seguito al lancio di razzi avvenuto in mattinata dal sud del Paese verso la cittadina israeliana di Metula che ha innescato un’immediata rappresaglia da parte dell’Idf. “Esortiamo vivamente tutte le parti a evitare di compromettere i progressi compiuti, soprattutto quando sono a rischio le vite dei civili e la fragile stabilità osservata negli ultimi mesi”, spiega ancora l’Unifil. “Qualsiasi ulteriore escalation di questa situazione instabile potrebbe avere gravi conseguenze per la regione”, si legge ancora nella dichiarazione, che conclude: “I peacekeeper dell’Unifil rimangono in tutte le posizioni”.
Netanyahu ordina attacco contro decine di obiettivi in Libano
Il primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, e il ministro della Difesa Israel Katz hanno ordinato all’Idf di effettuare attacchi contro “decine di obiettivi terroristici” in Libano in risposta al lancio di razzi di questa mattina sulla città israeliana di Metula. In una nota congiunta viene spiegato che “il governo libanese è responsabile di tutto ciò che riguarda il suo territorio. Israele non permetterà alcun danno ai suoi cittadini e alla sua sovranità, e lavorerà in ogni modo per garantire la sicurezza dei cittadini israeliani e delle comunità del nord”. “L’Idf – concludono Netanyahu e Katz – è preparato e pronto per qualsiasi comando“.
In corso raid Idf contro obiettivi Hezbollah in sud Libano
L’Idf, l’esercito israeliano, afferma di aver iniziato a lanciare attacchi aerei contro obiettivi di Hezbollah nel Libano meridionale. Lo riporta il Times of Israel.
Premier Libano: “Rischiamo nuova guerra con Israele”
Il primo ministro libanese Nawaf Salam ha messo in guardia dalle conseguenze della ripresa dell’attività militare al confine meridionale affermando che “potrebbe trascinare il paese in una nuova, devastante guerra” con Israele. Lo riporta l’agenzia stampa libanese NNA. Salam ha contattato il ministro della Difesa Michel Mansi, sottolineando la necessità di adottare tutte le misure di sicurezza e militari necessarie per “riaffermare che solo lo Stato detiene l’autorità sulla guerra e sulla pace“.
Idf: “Risponderemo severamente a lancio missili dal Libano”
Le forze armate israeliane hanno fatto sapere che “risponderanno severamente” al lancio di razzi effettuato questa mattina dal territorio del Libano. “Lo Stato del Libano è responsabile del rispetto dell’accordo”, ha aggiunto l’Idf. Lo riporta Ynet.
Tre razzi lanciati dal Libano verso Israele, prima volta da dicembre
Tre razzi sono stati lanciati dal Libano contro la comunità di Metula nella parte settentrionale di Israele. Tutti sono stati intercettati dalle difese aeree. Non ci sono segnalazioni immediate di feriti o danni. Si tratta del primo attacco proveniente dal Libano dal mese di dicembre.
Francia, Germania e Regno Unito chiedono immediato cessate il fuoco
“La ripresa degli attacchi israeliani a Gaza rappresenta un drammatico passo indietro per il popolo di Gaza, gli ostaggi, le loro famiglie e l’intera regione. Siamo sconvolti dalle vittime civili e chiediamo con urgenza un immediato ritorno al cessate il fuoco“. Lo dichiarano, in una nota congiunta, i ministri degli Esteri di Francia, Germania e Regno Unito sulla situazione a Gaza. “Esortiamo tutte le parti a riprendere i negoziati per garantire che il cessate il fuoco venga attuato pienamente e diventi permanente. Ciò deve includere il rilascio degli ostaggi da parte di Hamas, che li ha detenuti in modo crudele e continua a rifiutarsi di liberarli”, si legge.
“Tutti gli israeliani e i palestinesi hanno diritto alla pace e alla sicurezza. Invitiamo coloro che hanno influenza su Hamas a utilizzarla per garantire che non vi siano ulteriori attacchi contro Israele. È chiaro che Hamas non deve governare Gaza né costituire più una minaccia per Israele. Tuttavia, questo conflitto non può essere risolto con mezzi militari. La ripresa dei combattimenti porterà solo alla morte di altri civili palestinesi e ostaggi israeliani”, prosegue la nota.
“Ulteriori spargimenti di sangue non sono nell’interesse di nessuno. Israele dovrebbe rispettare pienamente il diritto internazionale e consentire immediatamente il flusso di aiuti umanitari. I civili devono essere protetti e non privati dell’accesso agli aiuti essenziali o all’assistenza”. I ministri chiedono “a Israele di ripristinare l’accesso umanitario, inclusi acqua ed elettricità, e di garantire cure mediche e evacuazioni temporanee in conformità con il diritto umanitario internazionale”. La nota conclude: “Un cessate il fuoco duraturo è l’unica strada credibile per una pace sostenibile, una soluzione a due Stati e la ricostruzione di Gaza”.
Attacco vicino a Damasco
I media siriani hanno riferito di un attacco aereo israeliano vicino alla città di Najha, fuori dalla capitale Damasco. Lo riporta il Times of Israel specificando che al momento non sono stati rilasciati commenti da parte dell’esercito israeliano, l’Idf, a riguardo.
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