Il presidente americano vuole la pace entro Pasqua. Witkoff: "Penso che Putin non voglia conquistare tutta Europa"
Negoziatori statunitensi stanno tenendo dei colloqui nella capitale saudita Riad con le loro controparti ucraine e separatamente con i russi. L’obiettivo di Washington è di ottenere un immediato cessate il fuoco parziale alla guerra in Ucraina, seguito da un accordo di pace completo. Lo riferisce la Bbc, secondo cui quindi questi colloqui potrebbero produrre la svolta che molti sperano. La Russia e gli Stati Uniti desiderano trovare una soluzione per risolvere la crisi ucraina, ha affermato il portavoce del Cremlino Dmitri Peskov, citato da Ria Novosti.
Intanto non si placa la tensione al fronte. Mosca ha lanciato un attacco aereo sulla città di Sumy provocando il ferimento di almeno 74 persone, tra cui 13 bambini.
Colloqui Russia-Usa a Riad conclusi dopo oltre 12 ore
L’incontro tra i rappresentanti russi e statunitensi a Riad si è concluso dopo oltre 12 ore di consultazioni. Lo ha riferito alla Tass una fonte della delegazione russa. La Bbc riferisce che le due parti diffonderanno un comunicato congiunto intorno alle 9 ora italiana.
Trump: “Discussioni su linee di demarcazione e Zaporizhzhia”
Nei colloqui in corso “stiamo parlando delle linee territoriali e della proprietà della centrale nucleare” di Zaporizhzhia. Lo ha riferito Donald Trump rispondendo alle domande dei giornalisti alla Casa Bianca, durante la riunione di gabinetto. “Alcuni dicono che gli Stati Uniti dovrebbero possedere la centrale, e che dovremmo farlo in questo modo perché abbiamo le competenze” per farla funzionare, ha detto Trump. “Qualcosa del genere andrebbe bene per me”, ha aggiunto il presidente.
Cremlino: “Non prevista firma documenti dopo colloqui con Usa”
Le delegazioni di Russia e Stati Uniti non prevedono di firmare alcun documento dopo i colloqui in corso a Riad, in Arabia Saudita. “No, non è previsto alcun documento”, ha detto all’agenzia di stampa Tass il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov.
Morto cameraman tv russa e suo autista
Il canale televisivo Zvezda ha riferito della morte del suo cameraman Andrei Panov e dell’autista della troupe cinematografica, Alexander Sirkeli. Lo riferisce l’agenzia russa Tass.”Il cameraman del canale televisivo Zvezda Andrei Panov e l’autista della troupe Aleksandr Sirkeli sono morti nella zona di un’operazione militare speciale”, afferma l’emittente televisiva in una nota.Secondo una prima ricostruzione, le vittime si trovavano nella stessa zona in cui è morto il corrispondente di Izvestia Alexander Fedorchak, morto anche lui nell’esercizio delle sue funzioni professionali. “I militanti ucraini hanno effettuato un attacco mirato con due missili Himars su un’auto civile con dei giornalisti. I dettagli dell’incidente sono in fase di chiarimento”, ha riferito il canale televisivo.
Attacco a Sumy, salgono a 94 i feriti
Sono saliti ad almeno 94 i feriti, tra i quali 23 bambini, nell’attacco missilistico russo lanciato sulla città Ucraina di Sumy. Questo secondo il consiglio comunale di Sumy. A causa del raid manca il gas, l’acqua calda e il riscaldamento in diverse abitazioni. Sono stati danneggiati alcuni condomini e un istituto scolastico.
Nyt: “Per Putin colloqui con Usa sono un mezzo per obiettivi più ampi”
Mosca vede benefici economici e geopolitici nell’assecondare il desiderio di Donald Trump, di un cessate il fuoco in Ucraina. Tuttavia, secondo quanto riportato dal New York Times, per Vladimir Putin, i colloqui con il presidente Usa sono solo un mezzo per raggiungere obiettivi molto più ampi.
Sebbene l’Ucraina abbia dichiarato di essere pronta per un cessate il fuoco totale, il presidente russo ha chiarito che prima cercherà di ottenere un’ampia gamma di concessioni. Di conseguenza, riporta il Nyt, il Cremlino sembra determinato a trarre il massimo vantaggio possibile dal desiderio di Trump di concludere un accordo di pace con l’Ucraina, anche se ciò significa rallentare le trattative.
Dal punto di vista di Mosca, il miglioramento delle relazioni con Washington rappresenta un vantaggio economico e geopolitico, un obiettivo che può essere raggiunto anche mentre i missili russi continuano a colpire l’Ucraina. Mosca, scrive il quotidiano, sembra ritenere che un coinvolgimento con Trump possa portare benefici economici, come la possibilità di ottenere pezzi di ricambio per gli aerei Boeing russi, e vantaggi geopolitici, come una riduzione della presenza della Nato in Europa. Quello che rimane incerto, spiega il Nyt, è se Trump userà queste aspettative come leva per ottenere un accordo migliore per l’Ucraina e se a un certo punto perderà la pazienza con Putin.
Trump vuole la tregua entro Pasqua
Secondo un’indiscrezione dei media, la Casa Bianca punterebbe a raggiungere un accordo di tregua entro il 20 aprile, giorno in cui quest’anno cade la Pasqua sia per la Chiesa cattolica che per quella ortodossa.
Cosa ha detto l’inviato di Trump, Witkoff
“Penso che lui (Putin, ndr) voglia la pace“, ha detto l’inviato personale del presidente Trump Steve Witkoff, aggiungendo: “Penso che lunedì vedrete in Arabia Saudita dei veri progressi”. Eppure Dmitry Peskov, il portavoce del Cremlino, ha smorzato le aspettative. “Siamo solo all’inizio di questo percorso”, ha detto alla TV di stato russa.
Sabato sera Kiev ha subito uno dei suoi attacchi più pesanti da parte dei droni russi, con tre persone uccise, tra cui una bambina di cinque anni. “Dobbiamo spingere Putin a dare un vero ordine per fermare gli attacchi”, ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky nel suo discorso serale di domenica. “Chi ha portato questa guerra deve portarla via”.
Cina: “Falsa l’ipotesi di nostri peacekeeper in Ucraina”
Pechino ha smentito l’ipotesi che le sue truppe possano partecipare a un’operazione di peacekeeping in Ucraina una volta raggiunto il cessate il fuoco. In risposta alla domanda su quanto riportato dal quotidiano tedesco Welt am Sonntag, secondo cui il ministero degli Esteri cinese avrebbe discusso a Bruxelles la possibilità che la Cina si unisse alle forze di pace in Ucraina, e chiedeva conferma sul fatto che Pechino stesse considerando il dispiegamento di truppe in Ucraina nell’ambito di una simile missione e a quali condizioni, il portavoce del ministero, Guo Jiakun, ha dichiarato che la notizia è “completamente falsa”. Lo riporta Global Times. Guo ha ribadito in conferenza stampa che la posizione della Cina sulla crisi Ucraina rimane “coerente e inequivocabile”.
Droni ucraini in Russia
Ventotto droni ucraini sono stati abbattuti dalle forze armate russe durante la notte in quattro diverse regioni e sopra il Mar d’Azov. Lo riferisce il Ministero della Difesa di Mosca secondo quanto riportano i media russi. “Nella notte scorsa, i sistemi di difesa aerea in servizio hanno intercettato e distrutto 28 droni ucraini”, si legge in una nota. Nello specifico, 12 droni sono stati abbattuti nelle regioni di Bryansk e Rostov, due in Crimea, 1 ciascuno nella regione di Krasnodar e uno sopra il Mar d’Azov.
Abbattuti elicotteri russi
In coordinamento con l’intelligence di difesa ucraina, le forze missilistiche e le unità di artiglieria, le forze per le operazioni speciali ucraine hanno distrutto due elicotteri Ka-52 e due elicotteri Mi-otto russi nell’oblast’ di Belgorod in Russia. Lo riferisce l’Ukrainska Pravda. A seguito di un’operazione speciale condotta di recente, gli elicotteri sono stati distrutti da attacchi missilistici (utilizzando un lanciarazzi multiplo Himars) nel profondo del territorio russo, dove i russi avevano creato una piattaforma di pista di atterraggio, una posizione nascosta per il rapido ridispiegamento di aerei o attacchi inaspettati alle forze di sicurezza e difesa dell’Ucraina.
Kallas: “Se la Russia smette di uccidere la guerra finirà”
“La Russia ha attaccato brutalmente l’Ucraina, colpendo l’integrità territoriale e la sovranità di un altro Stato. E se smettono di uccidere persone in Ucraina, la guerra finirà, perché la guerra non è sul suolo russo”. Lo dice l’Alta rappresentante Ue per la Politica estera, Kaja Kallas, rispondendo alle domande in conferenza stampa con il ministro degli Esteri israeliano, Gideon Saar.
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