Il Cremlino: "I leader già informati. Non pianificato incontro a tre". Zelensky domani da Macron

Sono terminati dopo 12 ore i colloqui tra le delegazioni di Stati Uniti e Russia a Riad, in Arabia Saudita. Ecco tutte le notizie IN AGGIORNAMENTO

Zelensky: “Mosca sta già cercando di manipolare gli accordi”

L’Ucraina è pronta a lavorare il più rapidamente e in modo completamente trasparente possibile per porre fine alla guerra. Ma, sfortunatamente, vediamo come i russi hanno già iniziato le loro manipolazioni e stanno cercando di distorcere gli accordi e di ingannare sia i nostri mediatori che il mondo intero”. Lo ha affermato nel suo discorso serale il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky. Lo riporta Ukrainska Pravda.

Fonti Eliseo: 31 paesi a vertice volenterosi, Usa d’accordo

Saranno 31 le delegazioni presenti al vertice di giovedì a Parigi tra i paesi volenterosi per l’Ucraina. Lo riferisce una fonte dell’Eliseo in vista del vertice. L’iniziativa, spiega la fonte, “viene fatta in modo trasparente e pienamente comprensivo con i nostri partner americani, che sono interessati a questo approccio e ci hanno informato che è un buon approccio, e con i quali saremo naturalmente interessati a verificare che ottengano dalla Russia elementi degli impegni che ci consentono di andare verso un cessate il fuoco solido e un accordo di pace che includerà valide garanzie di sicurezza per l’Ucraina“. Lo scopo, prosegue, “è di trarre conclusioni operative dalle nostre precedenti discussioni e dall’attuale situazione in Ucraina. L’impegno del Presidente Macron è quello di costruire una pace solida per l’Ucraina e per l’Europa. Sulla base del presupposto che i contorni della pace in Ucraina avranno un’importanza cruciale per il futuro della sicurezza e della stabilità in Europa, quindi, ciò che vogliamo fare, in qualsiasi modo scegliamo, è fornire all’Ucraina le garanzie che possiamo darle e il modo in cui possiamo supportarla nella negoziazione di un solido accordo di pace. Tutto ciò per raggiungere un obiettivo: che la Russia non ripeta mai più ciò che ha fatto negli ultimi due decenni. Ciò è stato fatto tre volte in dieci anni. Vale a dire, invadere l’Ucraina“.

“Ciò che vogliamo è lavorare con gli ucraini in completa trasparenza e coordinamento con i nostri partner americani e costruire un contributo europeo che permetta sia di soddisfare le esigenze di sicurezza ucraine sia le esigenze europee di responsabilità collettiva della nostra sicurezza“, sottolinea la fonte. “Questo incontro – precisa – avrà come scopo quello di costruire una pace solida per l’Ucraina, sarà quindi un incontro che sarà il terzo alla presenza dei leader dopo quello del 17 febbraio a Parigi di cui il Presidente della Repubblica aveva già preso l’iniziativa per riunire un piccolo gruppo di paesi volenterosi e capaci di contribuire a questa comune opera di garanzia per l’Ucraina. Durante questo primo incontro più volte era stato concordato in particolare il fatto che non ci sarebbe stata pace per l’Ucraina o in Ucraina senza gli ucraini. Al secondo si è stabilito che non ci sarebbe stata nemmeno una soluzione delle questioni di stabilità della sicurezza in Europa senza gli europei. Al terzo che continuiamo il sostegno all’Ucraina. Al quarto che gli europei dovevano rafforzare i mezzi della loro difesa e della loro sicurezza. C’è stato un consenso e abbiamo avuto una nuova sessione il 2 marzo a Londra perché ciò che ha strutturato il dibattito era un’iniziativa franco-britannica volta a fornire garanzie di sicurezza all’Ucraina in caso di accordo di pace attraverso l’invio di soldati di supporto all’Ucraina secondo modalità che devono ancora essere definite ma con l’ambizione di associare il più possibile i nostri alleati e i nostri partner a questa ambizione“.

Usa: “Impegnati per scambio prigionieri e ritorno bambini ucraini”

Gli Stati Uniti hanno concordato con l’Ucraina il proprio impegno per contribuire a raggiungere uno scambio di prigionieri di guerra, il rilascio dei civili detenuti e il ritorno dei minori ucraini trasferiti a forza. Lo riferisce la Casa Bianca, dando conto dell’esito dei colloqui di Riyad con gli esperti ucraini e russi.

Usa: “Accordo con Mosca e Kiev su stop attacchi a impianti energia”

Gli Stati Uniti hanno concordato con Mosca e Kiev lo sviluppo di misure per attuare l’accordo raggiunto da Donald Trump con Vladimir Putin e Volodymyr Zelensky per “mettere al bando gli attacchi contro gli impianti energetici di Russia e Ucraina“. Lo afferma la Casa Bianca dando conto degli esiti dei colloqui di Riyad.

Usa: “Sì a ritorno prodotti agricoli russi sui mercati mondiali”

Gli Stati Uniti contribuiranno a “ripristinare l’accesso della Russia al mercato mondiale per le esportazioni di prodotti agricoli e fertilizzanti, ad abbassare i costi delle assicurazioni marittime e a migliorare l’accesso ai porti e ai sistemi di pagamento per tali transazioni”. Lo afferma la Casa Bianca in una nota che dà conto degli esiti dei colloqui di Riyad.

Usa: “Anche con Kiev accordo su navigazione sicura nel Mar Nero”

Gli Stati Uniti e l’Ucraina hanno concordato di “garantire una navigazione sicura, eliminare l’uso della forza e impedire l’uso di navi commerciali per scopi militari nel Mar Nero“. È quanto si legge nella nota diffusa dalla Casa Bianca sugli esiti dei colloqui di Riyad.

Usa: “Accordo con Mosca su navigazione sicura nel Mar Nero”

Gli Stati Uniti e la Russia hanno concordato di “garantire una navigazione sicura, eliminare l’uso della forza e impedire l’uso di navi commerciali per scopi militari nel Mar Nero“. È quanto si legge in una nota della Casa Bianca che dà conto degli esiti della riunione tra esperti Usa e russi a Riad.

Peskov: “No dichiarazione congiunta Usa-Russia a causa di Kiev”

Dopo che fonti di stampa avevano parlato di un comunicato che sarebbe dovuto arrivare alle 9, il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov ha fatto sapere che il contenuto dei colloqui non sarà reso pubblico. Le delegazioni hanno tenuto consultazioni tecniche e hanno già inviato relazioni ai leader di entrambi i Paesi, ha fatto sapere Peskov che ha spiegato: “I colloqui tecnici sono negoziati in cui si va in profondità nei dettagli, quindi, naturalmente, il contenuto di questi colloqui non sarà pubblicato. Non c’è da aspettarselo. Ora si stanno analizzando i rapporti fatti dalle delegazioni nelle capitali e poi sarà possibile parlare di un qualche tipo di intesa”.

“Non è ancora previsto un incontro trilaterale tra i rappresentanti di Mosca, Washington e Kiev”, ha chiarito poi Peskov.  Poi successivamente  Vladimir Chizhov, primo vicepresidente del Comitato per la difesa e la sicurezza del Consiglio della Federazione Russa ha addossato a Kiev la colpa del mancato comunicato: ” “Il fatto che siano rimasti seduti per 12 ore e sembrassero concordare su una dichiarazione congiunta, che tuttavia non è stata adottata a causa della posizione dell’Ucraina, è anch’esso molto caratteristico e sintomatico”, le sue parole. 

Lavrov: “Favorevoli a ripresa iniziativa Mar Nero, ma sia accettabile per tutti”

La Russia è favorevole al rinnovo dell’iniziativa del Mar Nero, ma in una forma più accettabile per tutte le parti,ha dichiarato il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov in un’intervista a Channel One. “Siamo favorevoli alla ripresa dell’iniziativa del Mar Nero in una forma che sia più accettabile per tutti”, ha affermato ancora sottolineando che questo tema è stato discusso in via prioritaria durante i negoziati a Riad.

“La nostra posizione è semplice: non possiamo fidarci della parola di quest’uomo“, ha sottolineato Lavrov, riferendosi al presidente ucraino Zelensky. Lavrov ha spiegato che la Russia vuole che “il mercato dei cereali e quello dei fertilizzanti siano prevedibili”, in modo che nessuno cerchi di escludere la Federazione Russa da questi mercati. Mosca, ha osservato Lavrov, è preoccupata per la situazione alimentare in Africa e in altri paesi del Sud del mondo che hanno sofferto a causa dei “giochi dell’Occidente”. 

Il capo del Comitato per gli affari internazionali del Consiglio della Federazione russa Grigory Karasin ha detto che i negoziati continueranno con la partecipazione della comunità internazionale, tra cui l’Onu e i singoli Paesi in una intervista all’agenzia di stampa russa Tass. “In generale, resta l’impressione di un dialogo così costruttivo, che è necessario. Anche gli americani sono interessati a questo – ha proseguito Karasin -. Si è discusso di tutto, c’è stato un dialogo ricco, difficile, ma molto utile per noi e per gli americani. Sono stati discussi molti problemi Naturalmente, non tutto è stato risolto, non tutto è stato concordato, ma il fatto che si sia svolta una conversazione del genere, mi sembra, è molto tempestivo dato l’arrivo della nuova amministrazione e dei nuovi politici che sono venuti alla riunione dei gruppi di esperti”.

Domani incontro all’Eliseo tra Macron e Zelensky

E domani il presidente francese Emmanuel Macron ospiterà  all’Eliseo il presidente ucraino Volodymyr Zelensky per una “cena di lavoro”. Lo ha annunciato l’Eliseo in un comunicato stampa. “Il Capo dello Stato ribadirà al Presidente Zelensky che la Francia considererà la continuazione e il rafforzamento del sostegno militare e finanziario all’Ucraina la sua massima priorità”, ha affermato il palazzo presidenziale.

Ma il conflitto continua. Nella notte, i russi hanno attaccato l’Ucraina con un missile balistico Iskander-M e 139 droni da quattro direzioni, fa sapere la difesa aerea di Kiev, che spiega di averne abbattuti 78. Il raid aereo è stato diretto contro le regioni di Charkiv, Sumy, Poltava, Kirovograd, Kiev, Cerkasy e Odessa. Lo Stato maggiore delle Forze armate ucraine in un post su Facebook annuncia poi di aver “colpito con successo la concentrazione di forze nemiche a Kondratovka, nella regione di Kursk. Come risultato dell’attacco”. “Il sito è stato completamente distrutto e sono stati uccisi fino a 30 occupanti”, si legge ancora. 

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