La zona è caratterizzata da una sismicità molto rilevante

Il forte terremoto di magnitudo 7.7 (secondo INGV, USGS e CSEM) che si è verificato alle 7.20 orario italiano in Myanmar, con epicentro a poche decine di chilometri da Mandalay, una città di circa un milione di persone, ha interessato “una zona caratterizzata da una sismicità molto rilevante, lungo la catena himalaiana formatasi dalla collisione tra la placca indiana e quella euroasiatica”, come sottolinea l’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia in un’analisi dell’accaduto.

6 terremoti tra il 1930 e il 1956 

I terremoti superficiali all’interno dell’arco indo-birmano si verificano prevalentemente su una combinazione di faglie trascorrenti e inverse, tra cui le faglie di Sagaing, Kabaw e Dauki, spiega ancora l’Ingv. Tra il 1930 e il 1956, si sono verificati sei terremoti di magnitudo superiore a 7.0 vicino alla faglia di Sagaing, causando gravi danni in Myanmar, tra cui la generazione di frane, liquefazione e 610 vittime. Nel periodo pre-strumentale, si è verificato il 12 giugno 1897 il grande terremoto di Shillong, causando una distruzione diffusa.

Il terremoto di oggi ha interessato anche la Thailandia

La scossa di oggi ha interessato anche la Thailandia, dove nella capitale Bangkok è crollato un palazzo in costruzione. Al momento è impossibile stabilire con precisione il numero di vittime e feriti. In Myanmar il potere è nelle mani di una Giunta militare e le comunicazioni sono molto difficili. Le prime stime di media e organismi internazionali, che sono riusciti a contattare squadre di soccorritori sul posto, parlano di centinaia di morti. 

© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata