Il premier israeliano promette: "Elimineremo deficit con Usa"
Il presidente americano, Donald Trump, ha accolto alla Casa Bianca il premier israeliano, Benjamin Netanyahu, arrivato a Washington per un bilaterale con il tycoon. Al centro dei colloqui i dazi (che per Israele sono al 17%) e la guerra commerciale, ma anche il conflitto a Gaza e il dossier iraniano. Nelle dichiarazioni alla stampa nello studio ovale, il tycoon si è detto “il miglior presidente che Israele abbia mai visto” e ha colto l’occasione per ribadire il suo sostegno a Tel Aviv.
Netanyahu: “Elimineremo deficit e barriere commerciali”
Dal canto suo, il premier israeliano ha annunciato che “eliminerà il deficit commerciale e le barriere doganali nei confronti degli Stati Uniti”. Secondo Netanyahu, “il libero scambio deve essere un commercio equo”. Sempre sul tema dazi, Trump ha spiegato che gli Stati Uniti non stanno “esaminando una pausa”. “Faremo accordi equi”, ha sottolineato l’inquilino della Casa Bianca ribadendo che “i dazi potrebbero essere permanenti ma potrebbero anche esserci negoziati”.
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President Donald J. Trump and Prime Minister Benjamin Netanyahu pic.twitter.com/AePKvb5zu1
— The White House (@WhiteHouse) April 7, 2025
Le minacce di Trump alla Cina e le accuse all’Ue
Trump ha poi ribadito che Washington imporrà a Pechino ulteriori dazi del 50% se la Cina entro domani a mezzogiorno non cancellerà i dazi del 34% annunciati in risposta a quelli americani. Allo stesso modo, il 47° presidente americano ha sostenuto che l’Unione europea impone ai prodotti Usa “barriere impossibili” lamentando i regolamenti europei nei confronti delle auto made in America. L’Europa, ha inoltre accusato il presidente, “manipola la propria moneta” rendendo meno competitivi i prodotti americani. Secondo Trump, gli Stati Uniti “pagano” la difesa dell’Europa e “loro ci fregano col commercio”. Il deficit commerciale di 350 miliardi di dollari con la Ue, ha detto il presidente, “sparirà in fretta”, perché “dovranno comprare l’energia da noi”. La Ue, ha ripetuto Trump, è stata “formata per danneggiare” gli Stati Uniti.
La guerra a Gaza, l’Iran e la crisi ucraina
La guerra a Gaza e il conflitto russo-ucraino sono stati altri temi affrontati nel bilaterale tra i due leader. “Stiamo valutando un altro cessate il fuoco” perché “vogliamo gli ostaggi liberi”, ha spiegato Trump in riferimento al conflitto israelo-palestinese. Netanyahu, ha sottolineato Trump, “sta lavorando duramente insieme con noi per ottenere questo” risultato. Per quanto riguarda la guerra in Ucraina, invece, Trump ha commentato gli ultimi raid di Mosca.
“Non sono felice di quello che sta accadendo con i bombardamenti, stano bombardando come pazzi”, ha risposto in maniera secca il tycoon che ha poi aggiunto: “È una cosa orribile”. Infine sull’Iran, Trump ha spiegato che “sabato inizieranno i colloqui diretti”. “Speriamo abbiano successo”, ha dichiarato aggiungendo che “siamo in un territorio pericoloso, è per il bene dell’Iran che i colloqui si concludano in modo positivo”.
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