Potrebbe esserci una possibile regia russa dietro alcuni dei recenti attacchi che hanno colpito la Germania. È quanto emerge da un‘inchiesta della Zdf, che sottolinea come la maggior parte di questi attentati in cui gli aggressori hanno ucciso diverse persone con un coltello o trasformando le proprie auto in armi, sono spesso avvenuti prima di elezioni importanti, come quelle del Parlamento europeo e del Bundestag.
Prima che quattro persone morissero negli attacchi di Aschaffenburg e Monaco di Baviera a ridosso delle elezioni federali dello scorso febbraio, nel maggio 2024, un mese prima delle elezioni europee, si era verificato un brutale attentato: in un attacco con coltello a Mannheim, un cittadino afghano ha ucciso un agente di polizia e ferito, tra gli altri, il critico dell’Islam di estrema destra Michael Stürzenberger. I possibili moventi dei tre presunti autori, provenienti da famiglie migranti, sono molteplici e spaziano dall’islamismo ai disturbi mentali.
L’inchiesta della Zdf ha però evidenziato altri aspetti. Insieme al profiler internet Steven Broschart, l’emittente tedesca ha scoperto query di ricerca sospette provenienti dalla Russia nel periodo precedente gli attacchi. Secondo questi dati, l’aggressione con il coltello a Mannheim contro il critico islamico Michael Stürzenberger era già un argomento ricercato prima del crimine. Già quattro giorni prima dell’attacco, pare che dalla Russia siano state avviate ricerche per un “attacco terroristico a Mannheim”. Altre query di ricerca dalla Russia nel periodo precedente l’attacco includevano “attacco in Germania”, “attacco a Michael Stürzenberger” o “Michael Stürzenberger accoltellato“. Ciò suggerisce che l’autore ne fosse a conoscenza. L’esperto intervistato dalla Zdf ha definito il tutto “molto insolito“. Un’altra anomalia è legata al fatto che, prima del crimine, i russi avevano effettuato delle ricerche sulle webcam della piazza del mercato di Mannheim (la scena del crimine in seguito) per avere un’immagine in diretta.
“Questa non è una prova della paternità o della complicità russa. Ma è una base per possibili approcci investigativi”, ha commentato il deputato dei Verdi, Konstantin von Notz, responsabile del monitoraggio dei servizi segreti presso la Commissione parlamentare di controllo del Bundestag. Sono state riscontrate anomalie nella rete anche durante gli attacchi alle infrastrutture critiche. Ad esempio, nel caso dell’incendio al centro di trasporto aereo Dhl di Lipsia nel luglio 2024, anche le autorità di sicurezza tedesche ora presumono che dietro l’incendio ci sia la Russia. “Chi si occupa di queste vicende sa che in realtà siamo in guerra da molto tempo, anche se questa guerra non è stata dichiarata”, ha dichiarato il presidente dell’Ufficio statale della Turingia per la protezione della Costituzione, Stephan Joachim Kramer.
Il giudice del processo per l’aggressione mortale con coltello nella piazza del mercato di Mannheim ha avviato un’indagine sui possibili legami dell’imputato con la Russia, dopo la messa in onda di un servizio televisivo sull’aggressione. Secondo un portavoce del tribunale, riporta il Rheinische Post, il giudice presidente del tribunale regionale superiore di Stoccarda chiederà all’ufficio di polizia criminale dello Stato e alla procura generale federale di informare il tribunale di eventuali accertamenti precedenti al reato. Se necessario, verrà inoltrata una richiesta in merito anche al Servizio informazioni federale. Tuttavia, stando alle informazioni fornite dalla Dpa, gli addetti alla sicurezza hanno sottolineato che gli indizi corrispondenti su Google Trends non potevano essere datati esattamente ai giorni precedenti l’attacco con il coltello a Mannheim. Secondo la sua dichiarazione in tribunale, Sulaiman A. aveva ottenuto conferma del suo attacco pianificato su Telegram. Un interlocutore, una sorta di studioso, aveva parlato dell’uccisione di poliziotti, come ha testimoniato alla fine di marzo. Le autorità di sicurezza affermano di non essere riuscite a identificare questo studioso, che si è fatto chiamare semplicemente ‘Or’.