L'episodio è avvenuto il 6 aprile all'aeroporto Charles de Gaulle. Cremlino: "Aggrava relazioni con Parigi"

Una dipendente del ministero degli Esteri della Russia è stata fermata lo scorso 6 aprile dal servizio di frontiera della Francia e in conseguenza di questo l’ambasciata russa a Parigi ha inviato una nota di protesta a Parigi e Mosca ha convocato l’ambasciatore francese. Lo ha riferito la portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, citata dalle agenzie di stampa russe. “Quanto accaduto il 6 aprile all’aeroporto Charles de Gaulle non può essere spiegato. Il servizio di frontiera francese ha trattenuto senza spiegazioni un’impiegata del ministero degli Esteri russo, membro della delegazione ufficiale russa, confiscandole il telefono e il computer“, ha dichiarato Zakharova.

Zakharova: “Ci saranno conseguenze”

“L’ambasciata russa ha immediatamente inviato un funzionario consolare all’aeroporto. Il diplomatico ha dovuto attendere quasi 7 ore per poter accedere e ottenere il permesso di vedere la sua collega, che faceva parte della delegazione ufficiale”, ha affermato Zakharova, aggiungendo che “l’ambasciata russa a Parigi ha inviato una nota di protesta al ministero degli Esteri francese”. “Come risultato delle iniziative intraprese, alla nostra collega è stato finalmente permesso di entrare nel paese, ma ha dovuto trascorrere una giornata nella zona di frontiera dell’aeroporto”, ha sottolineato Zakharova, concludendo che “non intendiamo lasciare che questo accada senza conseguenze” e che Parigi dovrebbe capire che la convocazione dell’ambasciatore e la nota di protesta non sono ancora conseguenze.

Cremlino “Diplomatica fermata aggrava relazioni con Francia”

La Russia ha condannato il fermo di una dipendente del ministero degli Esteri russo all’aeroporto di Parigi, avvenuta il 6 aprile. “Si tratta di azioni del tutto inaccettabili, in contraddizione con tutti gli obblighi della Repubblica francese ai sensi della Convenzione di Vienna”, ha affermato il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov, “ai rappresentanti del nostro servizio consolare a Parigi non è stato permesso di entrare per lungo tempo. Condanniamo tali azioni da parte della Francia e le consideriamo inaccettabili nei confronti dei nostri rappresentanti diplomatici”. “Naturalmente, ciò aggrava ulteriormente le nostre relazioni bilaterali, già danneggiate dalle autorità francesi”, ha aggiunto Peskov, come riporta l’agenzia Tass.

Mosca: “Rischio scontro diretto se presenza in Ucraina di soldati stranieri”

Qualsiasi presenza militare straniera in Ucraina sarà considerata una minaccia per la Russia e comporta il rischio di scontri diretti. Lo ha detto la portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, secondo quanto riferisce l’agenzia di stampa russa Ria Novosti. “Vorremmo ricordare che qualsiasi presenza militare straniera in Ucraina, indipendentemente dalla bandiera, dai segni e dai mandati dichiarati, sarà considerata dalla Federazione Russa una minaccia alla sicurezza del nostro Paese e comporta il rischio di scontri militari diretti tra i partecipanti a tali cosiddette missioni da parte dei singoli membri della Nato e, quindi, dell’intera Alleanza, con il nostro Paese”, ha dichiarato Zakharova.

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