Il 20 marzo Donald Trump promulgherà la legge marziale negli Stati Uniti. E’ una tendenza che sta diventando virale sui social, in particolare su TikTok, sebbene non ci sia nessuna prova e nemmeno nessun sentore in merito.
Tutto parte dall’ordine esecutivo firmato dal presidente americano il giorno del suo insediamento in cui impone al Dipartimento della Difesa e al Dipartimento della Sicurezza Interna di presentare un rapporto entro il 20 aprile con lo scopo di valutare la situazione al confine meridionale e determinare se sia necessario ricorrere all’Insurrection Act del 1807 per il controllo dei confini.
L’Insurrection Act consente al presidente di schierare forze militari o della Guardia Nazionale statunitensi sul territorio nazionale in risposta a ribellioni, disordini civili o ostruzionismo alla legge federale.
Fra i presidenti che ne hanno fatto ricorso – spiegano i media americani – Abraham Lincoln durante la guerra civile, Ulysses Grant contro il Ku Klux Klan e George H.W. Bush durante le rivolte di Los Angeles del 1992 seguite al verdetto relativo al caso Rodney King.
In ogni caso l’Insurrection Act – viene precisato – non ha niente a che fare con la legge marziale, una misura molto più drastica che sospende le libertà civili e pone l’autorità militare al di sopra del governo civile. Sotto la legge marziale, diritti costituzionali come la libertà di riunione, di parola e il giusto processo possono essere sospesi, e i tribunali civili possono essere sostituiti da tribunali militari. L’hashtag #martiallaw è stato comunque utilizzato in oltre 21.500 post su TikTok, molti dei quali citano la scadenza del 20 aprile.