Il portavoce della Commissione Europea: "Standard su agroalimentare e digitale mai nei negoziati".

L’Unione Europea risponde alle parole di Donald Trump, che lunedì sera ha chiesto all’Ue di sedersi al tavolo delle trattative sui dazi e accusato l’Europa di non comprare prodotti statunitensi. “In relazione al suggerimento del presidente Trump che l’Ue dovrebbe sedersi al tavolo delle trattative: signor Presidente, siamo al tavolo“, ha detto il portavoce della Commissione Europea per il Commercio, Olof Gill, durante il briefing quotidiano con la stampa, in merito alle dichiarazioni del presidente Usa. “In secondo luogo, in relazione all’affermazione del presidente Trump secondo cui l’Unione Europea si starebbe approfittando terribilmente degli Stati Uniti. Ancora una volta, i fatti non supportano questa affermazione. Le relazioni commerciali tra Ue e Stati Uniti valgono 1.600 miliardi di euro all’anno. Rappresentano un’enorme manna per entrambe le parti. Stanno producendo risultati economici fantastici su entrambe le sponde dell’Atlantico. Unione Europea e Stati Uniti attualmente investono 5.300 miliardi di euro nelle rispettive economie, e 3,4 milioni di lavoratori statunitensi sono impiegati grazie agli investimenti Ue negli Stati Uniti. L’Unione Europea è una fonte affidabile di materiali essenziali per gli Stati Uniti: parlo di ingredienti medicinali, prodotti farmaceutici, macchinari e attrezzature all’avanguardia e prodotti per l’aviazione, solo per citarne alcuni. L’Ue è il maggiore acquirente di gas naturale e petrolio Usa. Mi sembra un migliore amico, non qualcuno che se ne approfitta“, ha aggiunto. 

“Sulle auto vogliamo trovare un accordo zero per zero”

“Infine, in merito al suggerimento che l’Unione Europea non acquisti prodotti alimentari americani e non compri auto americane. Innanzitutto, sulle auto abbiamo chiarito che vogliamo trovare il miglior accordo possibile, un accordo zero per zero. Questo aprirebbe enormi opportunità per le case automobilistiche su entrambe le sponde dell’Atlantico. Quindi, raggiungiamo questo accordo. Sul commercio agroalimentare, vorrei ricordare alcuni dati utili: nel 2023 l’Unione Europea ha importato dagli Stati Uniti prodotti agroalimentari per un valore di 12 miliardi di euro e le importazioni dell’Ue dagli Stati Uniti sono cresciute del 77% dal 2005. Quindi, possiamo parlare di alcuni settori specifici, se questo può interessarvi, l’Unione Europea ha un surplus nelle esportazioni di semi oleosi e colture proteiche per un valore di 3,9 miliardi di euro, un surplus di frutta e noci per un valore di 2 miliardi di euro e un surplus di input industriali per un valore di 362 milioni di euro. Quindi, penso che possiamo affermare con sicurezza che anche in termini di relazioni commerciali relative ai prodotti agroalimentari, entrambe le parti ne traggono beneficio e abbiamo una bella storia da raccontare”, ha proseguito il portavoce della Commissione. 

“Standard agroalimentare e digitale Ue mai nei negoziati”

Gill ha però anche precisato: “È fondamentale ricordare che gli standard dell’Unione Europea, in particolare quelli relativi al cibo, alla salute e alla sicurezza alimentare, sono sacrosanti. Questo non rientra nei negoziati. Non lo sarà mai, né con gli Stati Uniti, né con nessun altro. I nostri cittadini vogliono e si aspettano che i nostri standard rimangano i più elevati al mondo, e lo rimarranno”. E ha aggiunto: “Gli standard agroalimentari, di salute e sicurezza alimentare, rappresentano una linea rossa. Non rientrano nei negoziati. Anche la nostra regolamentazione che si applica alla tecnologia e ai mercati digitali non è oggetto di negoziazione“.

Meloni: “Faremo del nostro meglio, abbiamo forza per superare ostacoli”

Si avvicina intanto il viaggio negli Stati Uniti della presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, previsto per giovedì. “Sappiamo che siamo in un momento difficile, faremo del nostro meglio. Vediamo come va nelle prossime ore”, ha detto la premier in vista della visita, in occasione della cerimonia di conferimento dei Premi Leonardo a Villa Madama a Roma. Ironizzando, la leader di Palazzo Chigi ha aggiunto con un sorriso: “Non sento alcuna pressione come potete immaginare per i prossimi due giorni”. E proseguito: “Sono consapevole di quello che sto difendendo e di quello che rappresento. Vediamo come si sviluppa il quadro in cui ci troviamo. Ma ricordiamoci che noi abbiamo la forza, la capacità e l’intelligenza per superare ogni ostacolo. Abbiamo superato ostacoli ben peggiori e ne supereremo di peggiori”. 

Fazzolari: “Viaggio ricco di insidie, protezionismo Usa danneggerebbe Italia”

Quello di Meloni “è un viaggio ricco di insidie perché le dichiarazioni Usa fanno pensare a una politica protezionistica che danneggerebbe molto l’Italia. Non so quanto possa essere vantaggiosa per gli Usa, ma per l’Italia e l’Ue potrebbe essere molto pericolosa”, ha commentato il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Giovanbattista Fazzolari, alla presentazione del libro ‘L’eresia liberale’ di Alessandro Sallusti a Roma.

© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata