Un medico è rimasto ucciso nell’attacco lanciato dall’esercito israeliano (Idf) sull’ospedale da campo kuwaitiano nella zona di Muwasi, nella Striscia di Gaza. Altre nove persone sono rimaste ferite, tra cui 2 pazienti che sono ora in condizioni critiche.
Secondo il ministero della Salute di Gaza gli attacchi israeliani hanno ucciso almeno 51mila palestinesi e ne ha feriti 116.343 dall’inizio della guerra, il 7 ottobre 2023. Lo riporta Al Jazeera. Nelle ultime 24 ore almeno 17 palestinesi sono stati uccisi e 69 sono rimasti feriti nei raid dell’esercito israeliano (Idf). “Diverse vittime restano sotto le macerie e sulle strade, irraggiungibili dalle ambulanze e dagli operatori della Protezione civile”, si legge nella nota pubblicata dal Ministero su Telegram.
Intanto, il premier israeliano Benjamin Netanyahu ha parlato al telefono con il presidente francese Emmanuel Macron, esprimendogli “una forte opposizione” al riconoscimento di uno Stato palestinese, “affermando che ciò costituirebbe un’enorme ricompensa per il terrorismo“. Lo riferisce l’ufficio dello stesso Netanyahu, aggiungendo che il primo ministro “ha ricordato” a Macron “che fino a oggi nessun funzionario palestinese, nemmeno dell’Autorità palestinese, ha condannato il massacro del 7 ottobre, e che nell’Autorità palestinese i loro figli vengono educati a distruggere Israele e vengono dati premi in denaro agli assassini di ebrei”. Netanyahu ha detto ancora al presidente francese “che uno Stato palestinese istituito a pochi minuti dalle città israeliane sarebbe una roccaforte del terrorismo iraniano, e che la stragrande maggioranza dell’opinione pubblica israeliana è fermamente contraria a questo e questa è anche la sua politica coerente e di lunga data”, conclude l’ufficio del primo ministro israeliano.
Nella giornata di oggi, poi, Netanyahu si è recato in visita nel nord della Striscia di Gaza. Lo riportano i media israeliani.
Hamas subirà “colpi sempre più duri” a Gaza, ha dichiarato Netanyahu durante la sua visita. Lo riferisce Times of Israel. “Insistiamo affinché vengano rilasciati i nostri ostaggi e insistiamo per raggiungere tutti i nostri obiettivi di guerra“, ha detto Netanyahu ai soldati dell’Idf.
Il premier israeliano poi, tenendo in mano la stampa di un post della Guida Suprema dell’Iran, Ali Khamenei, ha dichiarato che l’ayatollah “sta invocando la distruzione di Israele“. E ha aggiunto: “E lo fa mentre sono in corso negoziati con gli americani”.
La Bbc riferisce, citando un alto funzionario palestinese, che Hamas ha respinto una proposta di accordo israeliana che prevedeva un cessate il fuoco di 6 settimane a Gaza e chiedeva al gruppo palestinese di deporre le armi. Secondo il funzionario il piano non prevedeva alcun impegno per porre fine alla guerra né per il ritiro delle truppe israeliane, richieste chiave di Hamas, in cambio della liberazione della metà degli ostaggi vivi che si trovano a Gaza.
E proprio in tema di ostaggi, il gruppo palestinese ha detto di aver perso i contatti con i sequestratori che tengono in ostaggio il soldato israelo-americano Eden Alexander nella Striscia di Gaza. Sarebbe successo a seguito di un bombardamento dell’esercito israeliano. “Annunciamo di aver perso i contatti con la squadra che sorveglia il soldato Edan Alexander a seguito di un bombardamento israeliano diretto contro la loro postazione. Stiamo ancora cercando di raggiungerli”, ha riferito Hudhaifa Kahlout, noto con il nome di battaglia Abu Obeida, portavoce delle Brigate al-Qassam, braccio militare di Hamas. “Sembra che l’esercito di occupazione stia deliberatamente cercando di ucciderlo e quindi di liberarsi dalla pressione causata dai prigionieri con doppia cittadinanza per continuare il suo genocidio contro il nostro popolo”, ha aggiunto Abu Obeida. Edan Alexander, cittadino con doppia cittadinanza Usa e israeliana, è un soldato che era di stanza vicino alla Striscia di Gaza la mattina del 7 ottobre, quando fu catturato da Hamas.