Idf: "Colpite infrastrutture Hezbollah in sud Libano". Hamas: "No ad accordi parziali con Tel Aviv per fine guerra"

La protezione civile della Striscia di Gaza ha riferito che 16 palestinesi, per lo più donne e bambini, sono stati uccisi in un attacco aereo israeliano contro le tende che ospitavano gli sfollati nell’area di Al-Mawasi, a ovest della città di Khan Younis, nel sud della Striscia di Gaza. Ne danno notizia i media arabi tra cui Al Jazeera. Secondo la protezione civile sono stati sparati due missili sulla tendopoli e almeno altre 23 persone sono rimaste ferite. L’attacco è avvenuto in un’area considerata “sicura”, hanno detto le autorità di Gaza.

Hamas: “No ad accordi parziali con Israele per fine guerra”

Il leader di Hamas a Gaza, Khalil al-Hayya, attualmente fuori dall’enclave, ha affermato che la proposta inviata loro per un accordo di cessate il fuoco e rilascio degli ostaggi a Gaza non comporta la fine della guerra né il ritiro delle forze dell’Idf dalla Striscia. Lo riporta Times of Israel. Hayya ha sottolineato che Hamas non farà parte della politica di accordi parziali del primo ministro Benjamin Netanyahu, aggiungendo che Israele ha fatto marcia indietro sull’accordo di cessate il fuoco firmato a gennaio e che Netanyahu ha posto condizioni “impossibili”.Hamas, ha aggiunto, è pronta a negoziare immediatamente un accordo per scambiare tutti gli ostaggi con un numero concordato di palestinesi incarcerati da Israele, nell’ambito di un’intesa che porrebbe fine alla guerra. 

Idf: colpite infrastrutture Hezbollah in sud Libano

L’esercito israeliano (Idf) ha affermato di aver colpito durante la notte le infrastrutture di Hezbollah nel sud del Libano, senza fornire ulteriori dettagli. “Hezbollah sta cinicamente sfruttando le infrastrutture civili per scopi terroristici e sta usando i residenti del Libano come scudi umani”, “l’Idf agirà contro i tentativi di Hezbollah di ripristinare le proprie risorse o di trincerarsi militarmente”, ha affermato l’esercito citato dal Times of Israel. 

Wsj: Hamas a corto di denaro non riesce a pagare combattenti 

Hamas sta avendo grosse difficoltà per pagare i propri combattenti a Gaza a causa di una crescente crisi di liquidità. E’ quanto riporta il Wall Street Journal in un articolo rilanciato sui media israeliani. Il quotidiano Usa, che cita funzionari arabi, israeliani e occidentali, riferisce che uno dei motivi è il blocco degli aiuti umanitari destinati alla Striscia di Gaza, parte dei quali venivano sottratti e venduti da Hamas. Il Wsj scrive poi che Israele ha eliminato membri di Hamas che svolgevano un ruolo chiave nella distribuzione del denaro ai combattenti, mentre altri sono stati costretti a nascondersi.

I dipendenti del governo di Gaza guidato da Hamas avrebbero smesso di ricevere gli stipendi, mentre gli agenti di alto rango e le figure politiche hanno ricevuto metà del loro salario durante il Ramadan e i combattenti di base ricevono 200-300 dollari al mese. Funzionari israeliani e occidentali affermano che Hamas stava affrontando una crisi di liquidità già prima del cessate il fuoco e dell’accordo per il rilascio degli ostaggi entrato in vigore a gennaio.

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