Macron ha ricevuto Rubio e Witkoff. Zelensky: "Abbiamo informazioni di armi dalla Cina alla Russia"

Proseguono ancora con grosse difficoltà i tentativi di negoziare per la pace nel conflitto tra Russia e Ucraina. Mentre a Parigi una delegazione di Kiev, guidata dal capo dell’ufficio del presidente, Andriy Yermak, tiene incontri con gli Stati Uniti e con i cosiddetti Paesi ‘volenterosi’, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky chiede ai suoi alleati di fare più pressione su Mosca. Il Cremlino invece accusa l’Europa di voler continuare il conflitto. Ecco tutte le notizie del 17 aprile sulla guerra IN AGGIORNAMENTO

Zelensky: “Abbiamo informazioni di armi da Cina a Russia”

“Abbiamo finalmente ricevuto informazioni sul fatto che la Cina stia fornendo armi alla Federazione russa. Saremo pronti a discuterne in dettaglio”. Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky parlando con i giornalisti, come riporta Ukrinform. “Oggi abbiamo informazioni generali dai servizi di sicurezza, dall’intelligence, sulla polvere da sparo e sull’artiglieria“, ha aggiunto, “credo che potremo discuterne in modo approfondito la prossima settimana, soprattutto riguardo ai dati secondo cui riteniamo che rappresentanti della Cina siano coinvolti nella produzione di alcune armi sul territorio russo“. 

Delegazione Ucraina a Parigi, incontri con Usa e ‘volenterosi’

Il capo dell’ufficio del presidente dell’Ucraina, Andriy Yermak, ha annunciato di essere atterrato a Parigi insieme ai ministri degli Esteri e della Difesa ucraini e che la delegazione di Kiev avrà incontri con i Paesi che fanno parte del cosiddetto gruppo dei ‘volenterosi’ – i Paesi che si offrono di proteggere l’Ucraina una volta raggiunta la pace – e con gli Stati Uniti. “Nell’ambito della visita sono previsti una serie di incontri bilaterali e multilaterali con i rappresentanti dei Paesi della coalizione dei volenterosi e di quelli capaci di garantire la sicurezza, tra cui Francia, Germania e Regno Unito. Sono previsti anche incontri con i rappresentanti degli Stati Uniti attualmente presenti in Francia”, ha scritto su X Yermak, “stiamo lavorando su questioni critiche per la sicurezza dell’Ucraina e di tutta l’Europa”, ha aggiunto.

A Parigi sono arrivati il segretario di Stato Usa Marco Rubio e l’ambasciatore Steve Witkoff per colloqui con le controparti europee. Il proposito è quello di “portare avanti l’obiettivo del presidente Trump di porre fine alla guerra Russia-Ucraina e fermare lo spargimento di sangue”, aveva riferito il dipartimento di Stato Usa ieri in una nota. Il presidente francese Emmanuel Macron ha avuto un pranzo di lavoro a Parigi con il segretario di Stato Usa Marco Rubio e l’inviato speciale Steve Witkoff.

Medvedev: “A Parigi discutono di quante bare europee accetteranno”

“Sembra che la leadership della cricca fascista ucraina sia arrivata a Parigi per parlare con Regno Unito, Germania e Francia di quante bare europee saranno disposte ad accettare dopo lo schieramento delle truppe della ‘coalizione dei volenterosi’ in Ucraina”. È quanto ha scritto il vicepresidente del Consiglio di sicurezza russo Dmitry Medvedev in un un post sul social X.

Cremlino: “Contatti Russia-Usa via principale per la pace”

I contatti russo-americani rappresentano la via principale lungo la quale si sta lavorando nel quadro di un accordo sull’Ucraina che porti alla risoluzione del conflitto. Lo dice il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov, citato da Tass. “Il filo conduttore principale su cui si sta lavorando per risolvere il tema dell’accordo ucraino sono i contatti russo-americani, che continuano“, ha detto Peskov ai giornalisti.

Cremlino: “Donbass, Kherson e Zaporizhzhia parte integrante della Russia”

Il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov ha affermato che il Donbass, Kherson e Zaporizhzhia sono “parte integrante della Russia” e che la loro appartenenza a Mosca “non è in discussione”. Ne dà notizia la Tass. Al portavoce era stato chiesto se il riconoscimento di queste regioni come russe fosse obbligatorio per porre fine al conflitto in Ucraina. “La formulazione” della domanda “è fondamentalmente sbagliata. Queste regioni sono parte integrante della Federazione Russa, quindi è impossibile porre la questione in questo modo”, ha detto il portavoce del Cremlino.

Mosca: “Quanto accaduto a Sumy è colpa di Zelensky”

“La responsabilità di quanto accaduto a Sumy è certamente di Zelensky“. È quanto ha affermato la portavoce del ministero degli Esteri russo Maria Zakharova, citata dalla Tass, con riferimento al raid sulla città di confine ucraina in cui sono state uccise 34 persone. La portavoce ha poi accusato Kiev di “continuare a ignorare la moratoria sugli attacchi agli impianti energetici“, sostenendo che “Mosca ha già registrato più di 80 attacchi di questo tipo da parte di Kiev dal 18 marzo”.

Cremlino: “Europei orientati a continuare la guerra”

Il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, interrogato dai giornalisti rispetto agli incontri che si terranno oggi a Parigi dove sono arrivati il segretario di Stato Usa Marco Rubio, l’inviato speciale degli Stati Uniti per il Medio Oriente Steve Witkoff e una delegazione ucraina, ha accusato gli europei di essere orientati verso la “continuazione della guerra”. “Ci aspettiamo che gli europei e gli ucraini mostrino un orientamento verso la ricerca di una soluzione pacifica” a Parigi, ma “purtroppo, dagli europei vediamo un orientamento verso la continuazione della guerra”, ha detto Peskov, secondo quanto riporta Interfax.

Zelensky: “Fare pressione sulla Russia, le guerre si fermano con la forza”

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, in un messaggio pubblicato sul suo canale Telegram, ha esortato a “fare pressione” sulla Russia e ha rimarcato che “le guerre si fermano con la forza”. “Ogni pacchetto di difesa per l’Ucraina da parte dei nostri partner, ogni forma di sostegno da parte del mondo per la nostra resilienza riguarda letteralmente la protezione di vite umane. La Russia usa ogni giorno e ogni notte per uccidere. Dobbiamo fare pressione sugli assassini e aiutare le vite per porre fine a questa guerra e garantire una pace duratura”, ha affermato Zelensky che ha ringraziato i partner. “Le guerre si fermano con la forza: forza contro l’aggressore, forza in difesa della vita“, ha aggiunto.

Zelensky ha affermato che a Dnipro è stata “una notte difficile” per un attacco di droni russi che “hanno colpito case normali, infrastrutture civili normali”. Il presidente ucraino ha riferito che 16 persone sono ricoverate negli ospedali della città e che 28 persone sono rimaste ferite tra cui quattro bambini. “Purtroppo, tre persone sono state uccise da questo attacco russo, tra cui una ragazza, Veronika, che aveva solo 17 anni. Le mie condoglianze alla sua famiglia e ai suoi amici”, ha affermato Zelensky, aggiungendo poi che anche Odessa è stata colpita dai droni e che tre persone sono rimaste ferite.

Mosca: “Attacco con Taurus sarebbe partecipazione Germania a conflitto”

La portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, ha affermato che un attacco con missili Taurus alle strutture russe sarebbe considerato come una partecipazione della Germania al conflitto in Ucraina. “Credo che sarebbe utile per il leader della Cdu”, Friedrich Merz, “capire quanto segue. Poiché è impossibile sparare questi missili da crociera senza l’assistenza diretta dei soldati della Bundeswehr, un loro attacco contro qualsiasi struttura russa”, sarà “considerato come una partecipazione diretta” della Germania “alle ostilità”, “con tutte le conseguenze” che questo comporta, ha detto la portavoce citata dalla Tass.

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