Lo ha detto il presidente americano dopo il suo rientro da San Pietro, che ha definito: "L'ufficio più bello che abbia mai visto"
Donald Trump torna a parlare di una possibile tregua in Ucraina e del suo incontro con Volodymyr Zelensky: “Lo vedo più calmo. Penso che abbia capito la situazione e che voglia raggiungere un accordo. Vuole fare qualcosa di buono per il suo Paese e che sta lavorando sodo. E’ stato un incontro bellissimo”. Così il presidente Usa, stando a quanto riportano i media americani dopo l’incontro con il presidente ucraino Zelensky a San Pietro.
“Guarda, non è mai stato un brutto momento. Abbiamo avuto una piccola discussione, perché non ero d’accordo con qualcosa che aveva detto, e le telecamere stavano riprendendo e per me andava bene”, ha aggiunto riferendosi all’incontro avuto alla Casa Bianca con il leader ucraino. “Si trova in una situazione molto difficile. Sta combattendo contro una forza molto più grande”, ha aggiunto Trump.
Su Putin invece Trump ha dichiarato: “Voglio che smetta di sparare, si sieda e firmi un accordo. Credo che abbiamo i limiti di un accordo, e voglio che lo firmi, che la faccia finita e che torni alla vita” ha detto Trump al suo ritorno a Washington per iniziare quella che, secondo i suoi collaboratori, sarà una settimana cruciale per determinare il futuro degli sforzi guidati dagli Stati Uniti per mediare la fine della guerra.
Lo stesso Trump domenica si è detto “sorpreso e deluso” dal fatto che la Russia abbia lanciato un attacco missilistico su Kiev mentre i colloqui erano in corso. E si è chiesto se Putin lo stesse “sfruttando”. “Questa sarà una settimana davvero importante, in cui dovremo decidere se questa è un’iniziativa in cui vogliamo continuare a essere coinvolti o se è giunto il momento di concentrarci su altre questioni altrettanto importanti, se non di più”, ha fatto sapere domenica il Segretario di Stato americano Marco Rubio alla Nbc.
San Pietro “è stato l’ufficio più bello che abbia mai visto, è stato un incontro meraviglioso. E stato un incontro bellissimo ” ha poi aggiunto.
Trump pensa che Zelensky sia disposto a cedere la Crimea
Il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ritiene che il suo omologo ucraino Volodymyr Zelensky sia disposto a cedere la Crimea alla Russia nell’ambito di un accordo di pace, nonostante i precedenti rifiuti da parte di Kiev di proporre una simile soluzione.
Alla domanda se ritenesse che il presidente ucraino fosse pronto a cedere il controllo della penisola meridionale, annessa illegalmente dalla Russia nel 2014, Trump ha risposto: “Penso di sì”. Il presidente Usa ha inoltre esortato il presidente russo Vladimir Putin a “cessare gli spari, sedersi e firmare un accordo” per porre fine ai combattimenti, suggerendo che questo obiettivo potrebbe essere raggiunto entro due settimane.
Trump ha rilasciato queste dichiarazioni ai giornalisti dopo essere tornato dal Vaticano, dove ha avuto un breve incontro con Zelensky prima del funerale di Papa Francesco.
Mosca abbatte 115 droni
Le forze di difesa aerea hanno abbattuto 115 droni su quattro regioni russe e sul Mar Nero. Nel periodo compreso tra le 20,50 (ora di Mosca) del 27 aprile e le 04,35 (ora di Mosca) del 28 aprile, i sistemi di difesa aerea hanno intercettato e distrutto 115 droni ucraini di tipo aereo, ha riferito il Ministero della Difesa russo.
Secondo i loro dati, 102 UAV sono stati abbattuti sul territorio della regione di Bryansk, nove sulla Crimea e due sulla regione di Kursk. Un altro drone è stato distrutto nella regione di Belgorod e sul Mar Nero.
A Bryansk, in seguito a un attacco notturno, un civile è stato ucciso e un altro residente locale è rimasto ferito, ha riferito il governatore della regione di Bryansk, Alexander Bogomaz che ha definito l’attacco notturno “molto potente” e le informazioni sui danni sono in fase di chiarimento. Le autorità delle regioni di Belgorod e Kursk, nonché della Crimea, non hanno ancora commentato le informazioni. Due giorni fa, il 26 aprile, lo Stato maggiore russo ha comunicato la completa liberazione della regione di Kursk dalle unità delle Forze armate ucraine (UAF). Secondo il Ministero della Difesa russo, le Forze armate ucraine sono state cacciate dalla regione oltre confine.
Colloquio Rubio-Lavrov
Il ministero degli Esteri russo ha riferito di una conversazione telefonica avvenuta tra il ministro degli Esteri, Sergei Lavrov, e il segretario di Stato Usa, Marco Rubio, in merito ai negoziati per l’Ucraina. Lo riporta Interfax. Stando a quanto riferito, le parti hanno sottolineato l’importanza di consolidare i prerequisiti per l’avvio dei negoziati con l’obiettivo di concordare un percorso di pace in Ucraina.
“È proseguito un produttivo scambio di opinioni sugli aspetti chiave del dialogo politico russo-americano, che si è notevolmente intensificato di recente. L’attenzione principale si è concentrata sul tema della crisi ucraina”, viene riferito nella dichiarazione. Il ministero degli Esteri russo ha osservato che, in seguito alla conversazione tra il presidente russo Vladimir Putin e l’inviato speciale Usa Steve Witkoff del 25 aprile, Lavrov e Rubio “hanno sottolineato l’importanza di consolidare le premesse emergenti per l’avvio dei negoziati, allo scopo di concordare un percorso affidabile verso una pace sostenibile a lungo termine”.
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