Sabato il primo comizio post covid a Tulsa, in Oklahoma. La città è passata alla storia per un famigerato massacro di afroamericani da parte della popolazione bianca nel 1921. Clima incandescente
"Grandi folle e code si stanno formando a Tulsa. La mia campagna elettorale non è ancora cominciata. Inizierà sabato notte in Oklahoma!". Lo ha scritto su Twitter il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, a proposito del comizio che terrà domani a Tulsa, il primo dopo lo stop legato alla pandemia di Covid-19. La scelta del luogo, scena di uno dei più drammatici massacri di popolazione nera da parte di una folla di bianchi della recente storia statunitense, e della data iniziale, il 'Juneteenth' in cui è commemorato l'annuncio della liberazione dalla schiavitù, ha scatenato indignazione e proteste.
"Qualsiasi dimostrante, anarchico, agitatore, saccheggiatore o malvivente che vada in Oklahoma sappia per favore che non sarà trattato come è avvenuto a New York, Seattle, o Minneapolis. Sarà uno scenario molto diverso!", ha aggiunto riferendosi alle proteste contro il razzismo sistemico seguite all'uccisione di George Floyd, in alcuni casi sfociate in violenza.
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