Joe Biden ha usato il primo discorso in qualità di presidente eletto per promettere di "guarire" la nazione, "mettendo fine all'era della demonizzazione", e ha teso la mano ai milioni di persone che non l'hanno votato: "Diamoci reciprocamente un'altra possibilità". Una chiamata alla riconciliazione, dopo l'infuocata campagna elettorale e le accuse lanciate da Donald Trump nei giorni di limbo post-voto, mentre lo spoglio assegnava alla spicciolata gli Stati, con molti testa a testa e altrettanta lentezza. La svolta decisiva è arrivata sabato nel mattino statunitense, quando Associated Press e altre testate hanno assegnato la Pennsylvania a Biden, proiettandolo oltre i 270 Grandi elettori necessari a entrare alla Casa Bianca. Ma Trump non ha compiuto i tradizionali passi attesi da chi perde: non ha ammesso la sconfitta, continuando anzi a denunciare infondati "brogli" e il "furto" delle elezioni da parte del democratico.

Il repubblicano continua a promettere azioni legali per portare alla vittoria il "vero vincitore", mentre le persone attorno a lui starebbero tentando di convincerlo a congratularsi con Biden, tra cui la moglie Melania e il genero e consigliere Jared Kushner. Ma secondo vari collaboratori anonimi il vero obiettivo del livore e delle minacce è un altro, ha spiegato AP: creare una via d'uscita che consenta al magnate di metabolizzare la sconfitta, e soprattutto mantenere la base di sostenitori fedele al suo fianco. Strategie che cozzano brutalmente con gli inviti di Biden a "mettere da parte la retorica aspra, ad abbassare la temperatura, a reincontrarsi".

Nel frattempo, Biden si prepara al primo giorno effettivo da presidente eletto, quasi una settimana dopo l'Election Day. Giorni che hanno accorciato ulteriormente le 10 settimane del periodo di transizione in vista dell'Inauguration Day (il 20 gennaio). La sua massima priorità sarà la nomina del chief of staff. Inoltre, in campagna elettorale, l'ex vice presidente aveva fatto il nome di Anthony Fauci, massimo esperto di malattie infettive e spesso in rotta con Trump sulla gestione della pandemia. Lunedì, in ogni caso, Biden annuncerà la task-force di scienziati ed esperti incaricata di sviluppare il piano che servirà ad affrontare la pandemia. Un programma che "sarà costruito sulla solida scienza" e sulla "compassione", ha descritto Biden, enunciando evidentemente concetti in contrasto con la linea Trump. A guidare la task-force saranno l'ex Surgeon general Vivek Murthy e l'ex commissario della Food and Drug Administration, David Kessler. Biden in settimana lancerà anche le squadre per la revisione delle agenzie, necessarie a preparare una fluida transizione del potere.

Il conteggio delle schede nel frattempo prosegue e il 77enne vede crescere il vantaggio su Trump, con oltre 4 milioni di voti popolari. La sua vittoria ha reso il magnate il primo presidente uscente a non essere rieletto dal repubblicano George H.W. Bush, sconfitto da Bill Clinton nel 1992. Vice di Biden alla guida degli Usa sarà Kamala Harris, senatrice che diventerà la prima donna, la prima donna nera e la prima persona di origine sudasiatica a ricoprire l'incarico. Nel suo discorso, mentre c'è già chi si chiede se fra quattro anni potrà diventare la prima presidente nera degli Stati Uniti, Harris ha rimarcato: "Posso essere la prima donna in questo ruolo, ma non sarò l'ultima".

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