Gli occhi dei capi di Stato e di governo delle potenze mondiali sono tutti puntati sull'avvento del 46esimo presidente degli Stati Uniti che promette di cambiare il ruolo del Paese nello scacchiere internazionale

I riflettori si accendono sugli Stati Uniti, nel giorno dell’insediamento alla Casa Bianca di Joe Biden. Gli occhi dei capi di Stato e di governo delle potenze mondiali sono tutti puntati sull’avvento del 46esimo presidente degli Stati Uniti che promette di cambiare il ruolo del Paese nello scacchiere internazionale, ponendo fine all’isolazionismo portato avanti da Donald Trump, sintetizzabile nello slogan ‘America First’.

L’avvento di Biden alla presidenza è stato accolto con favore dall’Unione europea. “Dopo quattro lunghi anni finalmente l’Europa avrà di nuovo un amico alla Casa Bianca”, afferma senza mezzi termini la presidente della Commissione, Ursula von der Leyen. “Questa nuova alba negli Stati Uniti è un momento che abbiamo atteso a lungo. L’Europa è pronta a ripartire e dare un nuovo avvio al rapporto con il nostro partner più vicino e più fidato”, aggiunge sperando di potersi mettere subito al lavoro su vari temi dal cambiamento climatico alla digitalizzazione. Senza dimenticare la pandemia: “Non vedo l’ora di vedere il governo degli Stati Uniti unirsi al nostro impegno comune”, questo “sarà un messaggio forte. E oltre a questo, proporremo agli Stati Uniti di intensificare il nostro lavoro sulla prevenzione, la preparazione e la risposta sanitaria – al vertice del G20 sulla salute a Roma a maggio”. Dello stesso avviso Charles Michel, che invita il democratico al Consiglio Ue e a prendere parte a un vertice Nato. “C’è più di un semplice passaggio di potere: c’è l’opportunità di rinsaldare il rapporto transatlantico”, precisa il presidente del Consiglio europeo.

Parole di elogio anche dal presidente della Germania, Frank-Walter Steinmeier. “Sono molto sollevato che, oggi, Joe Biden giuri come presidente e si trasferisca alla Casa Bianca”, ha detto il capo di Stato, e “so che molte persone in Germania condividono questa sensazione”.

Il presidente francese Emmanuel Macron si è congratulato con il democratico e con la sua vice Kamala Harris dando al Paese il “bentornato” nell’accordo di Parigi sul clima, da cui Washington si è ritirata sotto l’amministrazione Trump e Biden ha promesso di rientrare come uno dei primi atti del suo governo.

Immediato anche il commento del presidente iraniano Hassan Rohani. Dopo avere invitato Biden a tornare all’accordo sul nucleare del 2015, ha salutato la fine dell’era Trump come “quella di un tiranno” di cui si è concluso “il terribile regno”.

La Russia, nel frattempo ha accolto con favore la volontà della nuova amministrazione Usa di prorogare il trattato New Start sulla riduzione delle armi nucleari.

“In questo momento di grave crisi l’umanità chiede risposte lungimiranti e unite. Prego affinché le vostre decisioni siano guidate da a preoccupazione per la costruzione di una società caratterizzata da autentica giustizia e libertà, insieme a un’immancabile rispetto dei diritti e della dignità di ogni persona, specialmente i poveri, i vulnerabili e coloro che non hanno voce”, è stato il messaggio inviato da Papa Francesco a Joe Biden, il primo presidente Usa cattolico da sessant’anni.

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