Anche se Donald Trump ha detto sì, Kevin McCarthy è uscito sconfitto anche dalla quarta, quinta e sesta votazione per l’elezione a speaker della Camera dei rappresentanti. Il leader repubblicano ha raccolto appena 201 voti rispetto ai 217 necessari, poiché il quorum si è abbassato di un voto a seguito di un’astensione. I 20 voti dei repubblicani ribelli che si oppongono alla sua candidatura sono andati al deputato afroamericano della Florida, Byron Donalds. Il nuovo leader dei Democratici, Hakeem Jeffries, ha fatto il pieno dei voti del proprio partito, 212, risultando ancora una volta il più votato.
Per uscire dall’impasse, i Repubblicani stanno per nominare due delegazioni di quattro membri ciascuna: una della maggioranza e una della pattuglia di deputati “ribelli”, sarebbero state proposte dallo stesso McCarthy.
“È ora che tutti i nostri grandi membri repubblicani della Camera votino per Kevin (McCarthy ndr), chiudano l’accordo e si prendano la vittoria”. Lo ha scritto sul social Truth Donald Trump nel pomeriggio. Nonostante le intense trattative delle ultime ore, Kevin McCarthy non sembra essere riuscito a ricomporre i dissensi all’interno della sua maggioranza. La pattuglia di ribelli Repubblicani ha presentato per la carica di speaker della Camera Usa la candidatura alternativa di Byron Donalds, deputato afroamericano della Florida alla sua seconda legislatura. “Non giudichiamo le persone dal colore della pelle ma dalla forza del loro carattere”, ha detto l’ultra conservatore del Texas, Chip Roy, nel presentare la candidatura di Donalds, citando una famosa frase di Matin Luther King.