Usa, Trump incriminato: “Processo farsa, combatterò”

Il tycoon ha parlato dalla sua residenza di Mar-a-Lago, in Florida: "Il mio unico crimine è stato difendere l'America"

“L’unico crimine che ho commesso è stato difendere la nazione da coloro che vogliono distruggerla”. Con queste parole Donald Trump, dal palco del suo resort-bunker di Mar-a-Lago, ha iniziato il suo intervento davanti ad una folla di fan, accorsi nel suo resort per sentire le parole dell’ex presidente, accolto da un coro di “Usa! Usa!”, dopo l’incriminazione presso la Procura di Manhattan. “Non avrei mai pensato che una cosa così potesse accadere in America”, ha detto il tycoon, che è poi passato ad attaccare i democratici e il procuratore di Manhattan, Alvin Bragg.

Caso falso inventato per elezioni 2024

In un discorso breve e privo della solita energia il tycoon ha accusato il procuratore Alvin Bragg di aver messo su un “falso caso” intentato per interferire nelle elezioni 2024.  Secondo il 45° presidente americano quella che lo vede incriminato a Manhattan “è una persecuzione, non è un’indagine”.  “Non c’è un caso, non c’è niente”, ha detto l’ex presidente, che ha affermato, senza nominarlo direttamente, che “il criminale è il procuratore distrettuale”, Alvin Bragg.

“Faremo di nuovo grande l’America”

Donald Trump ha concluso il suo discorso dal palco di Mar-a-Lago, insolitamente breve secondo i suoi standard, accusando accusando la “sinistra radicale” di persecuzione politica. “Vogliono interferire nel voto usando la giustizia”, ha detto l’ex presidente che ha poi aggiunto: “Non lo permetteremo”. Inevitabile, a conclusione del suo intervento, l’ormai celebre slogan elettorale “we’ll make America great again“, faremo di nuovo grande l’America.