La decisione dell'amministrazione americana di costruire un'altra sezione di muro in Texas

L’amministrazione Biden fa marcia indietro: sì al muro al confine col Messico. L’amministrazione Usa ha infatti annunciato una deroga a 26 leggi federali nel Texas meridionale per consentire la costruzione del muro al confine con il Messico. A riferirlo è il dipartimento Usa della Sicurezza nazionale (Dhs). Si tratta della prima volta che l’amministrazione usa questo potere esecutivo che veniva utilizzato spesso durante la presidenza Trump. La deroga alle leggi permetterà di costruire fino a circa 32 chilometri di barriere di confine.

Gli ambientalisti si sono detti scioccati dall’inversione di rotta dell’amministrazione democratica. La costruzione riguarderà la contea di Starr, in Texas, che fa parte di un settore con un “alto numero di ingressi illegali”. Secondo i dati del governo Usa, quest’anno sono stati registrati circa 245mila ingressi illegali nel settore della Rio Grande Valley, che comprende 21 contee. “Esiste attualmente una necessità acuta e immediata di costruire barriere fisiche in prossimità del confine degli Stati Uniti, al fine di prevenire gli ingressi illegali negli Stati Uniti nelle aree del progetto”, ha dichiarato Alejandro Mayorkas, segretario del dipartimento Usa della Sicurezza interna.

Il Clean Air Act, il Safe Drinking Water Act e l’Endangered Species Act sono alcune delle leggi federali a cui il dipartimento della Sicurezza interna ha rinunciato per consentire la costruzione, che utilizzerà i fondi di uno stanziamento del Congresso del 2019 per la costruzione del muro al confine. Le deroghe evitano lunghe revisioni e cause legali che potrebbero contestare la violazione delle leggi ambientali.

Durante l’amministrazione Trump, tra il 2017 e il gennaio 2021 sono state costruite circa 450 miglia (circa 724 chilometri) di barriere lungo il confine sud-occidentale. La decisione di mercoledì del dipartimento Usa della sicurezza interna contrasta con la posizione dell’amministrazione Biden che, quando dichiarò la fine della costruzione del muro il 20 gennaio del 2021, affermò che “la costruzione di un muro massiccio che abbraccia l’intero confine meridionale non è una soluzione politica seria”. In una dichiarazione diffusa mercoledì, la U.S. Customs and Border Protection (Cbp) ha affermato che il progetto è coerente con il proclama del 2021: “Il Congresso ha stanziato fondi per l’anno fiscale 2019 per la costruzione di una barriera di confine nella Rio Grande Valley e il Dhs è tenuto a utilizzare tali fondi per gli scopi previsti”, si legge nella dichiarazione, in cui si aggiunge che “il Cbp rimane impegnato a proteggere le risorse culturali e naturali della nazione e attuerà pratiche ambientali corrette nell’ambito del progetto coperto da questa deroga”.

La reazione di Trump: “Attendo le scuse di Biden”

Joe Biden si scuserà con me e con l’America per averci messo così tanto a muoversi e aver permesso che il nostro Paese fosse inondato da 15 milioni di immigrati clandestini, provenienti da luoghi sconosciuti?”. Lo ha scritto l’ex presidente Usa Donald Trump sul suo social Truth, come riportano i media statunitensi. “Attenderò le sue scuse!”, ha aggiunto Trump. E ancora: “È così interessante guardare il corrotto Joe Biden infrangere ogni legge ambientale per dimostrare che avevo ragione quando ho costruito 560 miglia (nella storia si legge erroneamente 450!) di nuovissimo, bellissimo muro al confine” con il Messico. “Come ho dichiarato spesso, nel corso di migliaia di anni, ci sono solo due cose che hanno sempre funzionato, le ruote e i muri!”, ha aggiunto Trump. 

Biden specifica: “Fondi andavano spesi ma muro non funziona”

I fondi per ampliare il muro al confine col Messico erano già stati assegnati e dovevano essere spesi. Così Joe Biden ha spiegato la decisione della sua Amministrazione di derogare ad una serie di leggi federali nel Texas meridionale per consentire la costruzione del muro. “I soldi erano stati assegnati” e “ho provato a riassegnare quei soldi”, ma non è stato possibile, e “non posso fermare” il processo di spesa, ha spiegato il presidente parlando con i giornalisti. Alla domanda se ritenga il muro uno strumento efficace in chiave anti immigrazione illegale, Biden ha risposto con un secco “no”.

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