La vicepresidente in carica e candidata dem alla Casa Bianca ha parlato all'Ellipse di Washington
Davanti alle oltre 50mila persone radunate all’Ellipse di Washington, Kamala Harris, nel presentare gli argomenti conclusivi della sua campagna, ha promesso di “mettere il Paese al di sopra del partito e di sé stessa”. Simbolica la scelta del luogo, il grande prato che si estende tra il lato sud della Casa Bianca e il monumento a Washington. “Donald Trump è la persona che da questo stesso luogo, quasi quattro anni fa, mandò una folla armata al Campidoglio degli Stati Uniti per ribaltare la volontà del popolo e un’elezione che sapeva di avere perso. Degli americani morirono in quell’attacco”, ha ricordato Harris rievocando la tentata insurrezione del 6 gennaio del 2021.
La scelta tra un Paese libero e uno governato dal caos
“Sarà probabilmente il voto più importante che darete. Sarà una scelta tra un Paese che ha le sue radici nella libertà per ogni americano e un Paese governato dal caos e dalle divisioni”, il messaggio iniziale della vicepresidente. A una settimana dall’Election Day del 5 novembre la vicepresidente ha utilizzato il suo discorso dall’Ellipse per promettere agli americani il suo impegno per migliorare le loro vite, tracciando una netta distinzione con il suo avversario repubblicano. “Trump ha trascorso un decennio cercando di tenere il popolo americano diviso e impaurito l’uno dell’altro: questo è quello che è lui”, ha detto Harris. “Ma America, sono qui stasera per dire: questo non è ciò che siamo”.
Le motivazioni per non votare Trump
Harris ha evitato di pronunciare un trattato sulla democrazia, un punto ricorrente nella precedente campagna di Joe Biden. Piuttosto, ha puntato a presentare agli elettori uno scenario più ampio sul perché dovrebbero rifiutare Trump, visualizzando le diverse proposte politiche che sono in ballo il 5 novembre. L’ex presidente “ha una lista di nemici di persone che intende perseguire – ha detto Harris – Dice che una delle sue massime priorità è liberare gli estremisti violenti che hanno aggredito i poliziotti il 6 gennaio. Donald Trump intende usare l’esercito degli Stati Uniti contro i cittadini americani che semplicemente non sono d’accordo con lui. Persone che lui chiama ‘il nemico dall’interno’. Questo non è un candidato alla Presidenza che sta pensando a come migliorare le vostre vite”.
Il passaggio sulla sua vicepresidenza con Joe Biden
A marcare, seppur rispettosamente, la distanza con l’Amministrazione della quale è stata comunque la numero due per quasi quattro anni, Harris ha dedicato un passaggio del suo discorso. “Sono onorata di essere stata la vicepresidente di Joe Biden, ma porterò le mie esperienze e le mie idee nello Studio Ovale. La mia Presidenza sarà diversa, perché le sfide che affronteremo saranno diverse”, ha assicurato Harris, sapendo che è proprio la percezione negativa dell’Amministrazione uscente, soprattutto in tema di economia, uno dei suoi punti deboli agli occhi degli indecisi e di quella middle class moderata che deve assolutamente conquistare per entrare alla Casa Bianca. Su un altro dei suoi punti deboli, l’immigrazione, Harris ha assicurato: “Lavorerò col Congresso per approvare una riforma dell’immigrazione, compreso un percorso per la cittadinanza per gli immigrati che lavorano duramente”. Altro impegno in materia di aborto, che è invece uno dei punti di forza della candidata democratica.”Lotterò per ripristinare quello che Donald Trump e la Corte Suprema selezionata da lui hanno portato via alle donne americane”, ha detto.
Le crisi internazionali e il ruolo degli Usa
“Quando il Congresso approverà una legge per ripristinare la libertà riproduttiva a livello nazionale, da presidente degli Stati Uniti la firmerò con orgoglio”, ha promesso. Sull’inaffidabilità di Trump sul fronte internazionale, Harris ha detto che per i leader mondiali il tycoon è un “bersaglio facile, da manipolare con l’adulazione e i favori e gli autocrati come Putin e Kim Jong Un stanno facendo il tifo per lui”. Poi, l’appello finale: “Ciascuno di voi ha il potere di voltare pagina e di iniziare a scrivere il prossimo capitolo della storia più straordinaria mai scritta”.
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