Il tycoon ha rivelato che si tratta di un'opzione che sta valutando e che, in caso, metterebbe in atto dopo lunedì

Il presidente eletto degli Stati Uniti Donald Trump ha dichiarato che “molto probabilmente” concederà a TikTok altri 90 giorni per raggiungere un accordo che permetta alla popolare piattaforma di condivisione video di evitare il divieto di operare negli Stati Uniti. In un’intervista rilasciata alla NBC News, Trump ha dichiarato di non aver ancora deciso cosa fare sul tema, ma di star valutando la possibilità di concedere a TikTok questa ‘tregua’ dopo il giuramento in programma lunedì.

Albania-TiKTok

Migliaia in marcia a Washington in protesta contro il tycoon

Migliaia di persone provenienti da tutti gli Stati Uniti si sono raccolte a Washington per una protesta per i diritti riproduttivi delle donne e per altre cause che ritengono minacciate dalla prossima amministrazione Trump, in vista del suo insediamento alla Casa Bianca in programma per lunedì. Gli organizzatori hanno fatto sapere che si attendono la partecipazione di fino a 50mila persone, mentre la polizia si aspetta circa 25mila persone. Otto anni dopo la prima storica Women’s March, la Marcia delle Donne che si tenne all’inizio del primo mandato di Donald Trump, i manifestanti raccontano di essere stati colti di sorpresa dalla vittoria di Trump e di essere determinati a dimostrare che rimane forte il sostegno per l’accesso delle donne all’aborto, per i transgender e per la lotta al cambiamento climatico. Una dei dimostranti, Jill Parrish, di Austin in Texas, ha detto che inizialmente aveva comprato un biglietto aereo per Washington per quella che si aspettava fosse l’inaugurazione della vicepresidente democratica Kamala Harris; ha finito per cambiare la data e andare a Washington per la protesta prima del giuramento di Trump. “Soprattutto, sono qui per dimostrare la mia paura per lo stato della nostra democrazia”, ha detto Parrish. Fra gli slogan che si leggono sui cartelli ci sono: ‘Salva l’America‘, ‘Contro gli aborti? Allora non abortite’ e ‘L’odio non vincerà’. Con un nuovo marchio e una nuova organizzazione, la manifestazione ha assunto un nuovo nome – People’s March – per ampliare il sostegno.

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