"A Ballando ero il personaggio polemico. Sono stata usata per fare ascolti"

Terza puntata di Belve, il programma cult di Rai2 ideato e condotto Francesca Fagnani, prodotto da Fremantle: l’appuntamento è per martedì 3 dicembre, in prima serata su Rai2. Tra gli ospiti Sonia Bruganelli. La fine con Paolo Bonolis: “Nel vostro matrimonio chi ha tradito di più?”, domanda Fagnani. “L’ho tradito io e gliel’ho confessato quando ci siamo separati. Non l’ha presa bene…”, è la rivelazione di Sonia Bruganelli. Che si toglie tanti sassolini dalle scarpe: “A Ballando ero il personaggio polemico. Sono stata usata per fare ascolti”.

Veleni su Laura Freddi: “Vuoi che so’ cattiva? Laura da quando mi sono separata ha tirato fuori una certa vitalità, va nei programmi a parlare di me, scrive i post sulle mie gesta a Ballando. Prima era tutta carina, ora invece …E pensare che l’ho proposta io al Grande Fratello per sostituirmi, così stavo tranquilla …” E Fagnani: “dopo di lei il diluvio?”. “Le ho prestato pure le mie scarpe, lei carina se le è messe”, punge Bruganelli.Nell’intervista, molto attesa dopo le polemiche scoppiate per le sue parole su ‘Ballando con le stelle’, racconta con sincerità e trasporto gioie e dolori della sua vita e della sua carriera. Facendo importanti rivelazioni sulla fine con Bonolis e non rinunciando a qualche frecciatina a Laura Freddi.

Di sé dice di essere generosa, riconosce il suo maggior difetto: “Sono una rosicona, rosico tanto”. Trasgressioni? “L’ostentazione è stata una cosa trasgressiva brutta”. Non risparmia qualche frecciatina a Laura Freddi: “Da quando mi sono separata da Paolo, lei ha tirato fuori tutta un’altra verve e modalità. Mi invitano nei programmi tv, io non vado e va lei. E parla di me. Una volta parlava di Paolo e adesso parla di me. Prima era molto amica, molto carina e invece col passare del tempo tira fuori questo mood…”. Fagnani fa notare: “Non vi siete mai amate molto”. E Bruganelli: “Venne a sostituirmi per due puntate come opinionista al Grande Fratello. Ero stata io a proporla come mia sostituta. Avevo paura: dicevo metti che poi ci mettono una…”. 

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