Aggiornamento trimestrale dell'Enea sul 2023 dedicato al sistema italiano, andamento dei consumi in linea con il Pil

Forte calo delle emissioni di CO2 a meno 8%. Questo quanto emerge dall’aggiornamento trimestrale (il terzo) dell’analisi messa a punto dall’Enea sul 2023 del sistema energetico italiano, che tra l’altro registra un minor utilizzo di fonti fossili e “un significativo aumento” di rinnovabili. I consumi del trimestre sono invece stabili (-0,3%).

Stime preliminari per l’intero 2023 indicano “un calo dei consumi di circa il 3% e delle emissioni di circa l’8%”. L’Enea mette poi in evidenza “un netto miglioramento (+48% rispetto al 2022) dell’indice Ispred, che misura la transizione energetica sulla base di prezzi, emissioni, e sicurezza degli approvvigionamenti”.

“I dati – osserva Francesco Gracceva, che coordina l’analisi trimestrale dell’Enea – evidenziano che nel terzo trimestre l’andamento dei consumi è di nuovo in linea con l’andamento del Pil, della produzione industriale, e del clima. È infatti tornato ad annullarsi il disaccoppiamento tra la dinamica della domanda di energia e quella dei suoi principali driver che si era registrato nell’ultimo anno e mezzo”.

Sul fronte emissioni – viene spiegato – “anche nel III trimestre 2023 il calo è stato determinato per la gran parte dai settori Ets – ovvero l’industria energivora e soprattutto la generazione elettrica (-15% rispetto a un anno prima) – mentre nei settori non-Ets si stima una flessione inferiore al 2%”.

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