Gli investimenti dei gestori arrivano a 64 euro ad abitante all'anno, +94% dal 2012
La filiera dell’acqua in Italia vale 367 miliardi di euro, quasi il 20% del Pil nazionale, mentre gli investimenti dei gestori arrivano a 64 euro ad abitante all’anno. Sono i principali elementi che emergono dalle presentazioni del Blue Book 2024 promosso da Utilitalia e realizzato dalla Fondazione Utilitatis, e del Libro Bianco 2024 ‘Valore Acqua per l’Italia’ di The European House-Ambrosetti, presentato a Roma in occasione della Giornata mondiale dell’Acqua che si celebra il 22 marzo.
Investimenti in crescita del 94% dal 2012
“Gli investimenti realizzati in Italia nel settore idrico hanno raggiunto i 64 euro annui per abitante nel 2022 – si rileva nello studio – con una crescita del 94% rispetto al 2012“, quando erano a “circa 33 euro per abitante” (da quell’anno è poi partita la regolazione dell’Arera). I valori “si avvicinano progressivamente alla media europea degli ultimi cinque anni, pari a 82 euro per abitante“. La filiera idrica estesa – viene quindi spiegato – “vale quasi il 20% del Pil. L’acqua è una risorsa sempre più preziosa per la vita dei cittadini così come per l’economia italiana: la filiera idrica estesa genera valore per 367,5 miliardi di euro, pari al 19% dell’intero Pil nazionale, un valore in crescita dell’8,7% rispetto al 2021“.
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