I dati del Sistema nazionale per la protezione dell'ambiente (Snpa)

E’ eccellente il 95% delle acque di balneazione italiane. Lo comunica il Sistema nazionale per la protezione dell’ambiente (Snpa) parlando di ”conferma” anche per il 2024 per i mari e i laghi del Paese.
 
Dall’analisi emerge che 5.090 chilometri di tratti marini, pari al 95,6% della costa monitorata, sono inseriti nella classe di qualità ‘eccellente’ (la più alta prevista dal sistema di classificazione europeo). Le acque della costa in qualità ‘eccellente’ raggiungono punte superiori al 98% in Puglia (99,7%), Friuli Venezia Giulia (99%), Sardegna (98,4%) e Toscana (98,2%). Aggiungendo anche i tratti con classificazione ‘buona’ (altri 153 chilometri, pari al 2,9% del totale) si arriva al 98,5%. I restanti chilometri sono divisi tra una classificazione ‘sufficiente’ (32 km, lo 0,6%) e ‘scarsa’ (44 km, lo 0,8%).
 
Le stesse proporzioni vengono replicate anche per la qualità delle acque di balneazione dei laghi e dei fiumi.
 
Lungo il 2023, il Sistema nazionale per la protezione dell’ambiente ha prelevato circa 26mila campioni di acqua di mare e oltre 2.300 campioni di acque di fiumi e laghi, per un totale di più di 28mila campionamenti. Sono due i parametri microbiologici in base ai quali viene valutata la balneabilità delle acque, le concentrazioni di escherichia coli ed enterococchi intestinali. Complessivamente, sono 4.710 le aree su cui viene svolto il monitoraggio.
 
Le acque italiane sono migliori della media dei Paesi Ue, in base ai dati elaborati dall’Agenzia europea dell’ambiente. Le Agenzie regionali per la protezione dell’ambiente (Arpa) effettuano anche un monitoraggio di sorveglianza per organismi potenzialmente tossici (cianobatteri, alghe come ostreopsis ovata) sia nelle acque marine sia in quelle lacustri. Inoltre, vengono svolti anche prelievi straordinari in caso di anomalie, per esempio presenza di schiume e colorazioni anomale.

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