Preoccupano instabilità geopolitica e minacce cyber. C'è sempre più interconnessione, cresce vulnerabilità globale

Crisi climatica al primo posto nella classifica mondiale sui rischi futuri. Questo quanto emerge dal Future risks report, pubblicato dal gruppo Axa, un’indagine globale sui rischi emergenti realizzata in collaborazione con Ipsos che ha intervistato oltre 3mila esperti in 50 Paesi e circa 20mila cittadini da 15 Paesi per comprendere e valutare la percezione della minaccia e dell’impatto sull’intera società.

I cambiamenti climatici si confermano al top per il terzo anno consecutivo in tutti i Paesi. Al secondo posto, l’instabilità geopolitica, in coerenza con lo scenario di attualità e con maggiore evidenza nelle macroregioni interessate da conflitti (Medio Oriente e Europa), dove la percezione del rischio è evidentemente più alta. Scalano di un posto, ma restano nella top 3, i rischi cyber, a loro volta connessi con l’instabilità geopolitica ma anche con i rischi legati allo sviluppo dell’intelligenza artificiale e dei big data. A indicarli tra i più rilevanti sono in particolare gli esperti, soprattutto in Europa, ma in America e in Asia questi rischi scalano anche la classifica dei cittadini.

A livello globale si osserva un deciso calo dell’allerta verso le pandemie e le malattie infettive, che rimane significativo solo in Asia, sostituito in America, in Africa, e in Italia dai rischi connessi alle malattie croniche, legati all’evoluzione demografica della società.

“L’edizione 2024 del Future risks report – dice Chiara Soldano, ceo del gruppo assicurativo Axa Italia – conferma che viviamo in un mondo in cui rischi sono sempre più strettamente interconnessi e si rafforzano a vicenda. Cresce il sentimento di vulnerabilità globale, ma fortunatamente anche la consapevolezza della prevenzione come arma fondamentale e della necessità di una risposta coordinata che coinvolga tutti. Come assicuratori siamo chiamati più di altri a essere consapevoli dei rischi, ad anticiparli e contrastarli”.

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