L'avvertimento dell'Onu. Perdita di spessore veloce, oltre 9mila miliardi di tonnellate dal 1975

Clima sempre più fuori controllo, tanto che si avranno impatti sull’economia dallo scioglimento dei ghiacciai. L’avvertimento dell’Onu – in occasione della prima Giornata mondiale dei ghiacciai, il 21 marzo 2025 (che è stato dichiarato anche anno internazionale per la conservazione dei ghiacciai) – è chiaro: “Lo scioglimento dei ghiacciai scatenerà una serie di reazioni a catena sull’economia”.

I ghiacciai hanno perso più di 9mila miliardi di tonnellate dal 1975 (anno in cui sono iniziate le rilevazioni). “L’accelerazione dello scioglimento dei ghiacciai rischia di scatenare una valanga di impatti a cascata – spiega l’Onu – sulle economie, sugli ecosistemi, e sulle comunità, non solo nelle regioni montane ma a livello globale”. Secondo la segretaria generale dell’Organizzazione mondiale per la meteorologia (Wmo) Celeste Saulo “il rapporto ‘State of the global climate 2024’ della Wmo ha confermato che dal 2022 al 2024 abbiamo assistito alla più grande perdita di ghiacciai in tre anni mai registrata; sette dei 10 anni con il bilancio di massa più negativo si sono verificati dal 2016. La conservazione dei ghiacciai non è soltanto una necessità ambientale, economica, e sociale. Ma è anche una questione di sopravvivenza“.

Sulla base di una raccolta di osservazioni effettuate in tutto il mondo – rileva la Wmo – il World glacier monitoring service stima che i ghiacciai, separati dalle calotte glaciali continentali in Groenlandia e Antartide, abbiano perso complessivamente più di 9mila miliardi di tonnellate da quando sono iniziate le rilevazioni nel 1975. Questo equivale “a un enorme blocco di ghiaccio delle dimensioni della Germania con uno spessore di 25 metri”.

Inoltre il 2024 è stato il terzo anno consecutivo in cui tutte le 19 regioni glaciali hanno subito una perdita di massa netta. La perdita dei ghiacciai è stata di 450 miliardi di tonnellate nel 2024, il quarto anno più negativo mai registrato. La perdita è stata relativamente moderata in regioni come l’Artico canadese o la periferia della Groenlandia, mentre i ghiacciai in Scandinavia, Svalbard e Asia settentrionale hanno subito la loro più grande perdita annuale mai registrata.

Con la Giornata mondiale dei ghiacciai – viene spiegato – si cerca “di aumentare la consapevolezza del ruolo vitale che i ghiacciai, la neve, e il ghiaccio svolgono nel sistema climatico e nel ciclo idrologico, e della loro importanza per le economie locali, nazionali e globali”. L’Unesco e la Wmo stanno guidando le attività e coordinando gli sforzi internazionali supportati da oltre 200 organizzazioni e 35 Paesi. Il ghiacciaio South Cascade nello stato di Washington, negli Usa, poco sotto il confine con il Canada, è stato premiato come ghiacciaio dell’anno.

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