Meteo, giù il termometro: arriva il freddo dalla Russia

Nel corso della settimana appena iniziata il tempo sull'Italia è destinato a cambiare ancora una volta

Come riportato dal portale IlMeteo.it, nel corso della settimana appena iniziata il tempo sull’Italia è destinato a cambiare ancora una volta: addio a lunghi periodi dominati da vasti anticicloni, adesso i protagonisti del tempo sono gli impulsi instabili provenienti dal Nord Europa e dalla Russia. E proprio uno di questi insidierà l’Italia nei prossimi giorni.

La giornata odierna proseguirà all’insegna di una rinnovata stabilità atmosferica grazie all’avanzata dell’anticiclone delle Azzorre che da ovest è riuscito a distendersi su buona parte dell’Europa occidentale, Italia compresa. Più sole per tutti insomma (salvo qualche pioggia veloce su Toscana, Umbria e Marche), anche se le temperature tenderanno a mantenersi su valori piuttosto bassi, soprattutto nel corso delle prime ore del giorno.

Come detto però l’assoluta stabilità atmosferica non durerà a lungo: da Mercoledì 21 Settembre infatti un nuovo attacco freddo in arrivo dai Balcani insidierà l’Italia. Dato il tipo di configurazione, con le correnti fredde e instabili in arrivo dalla Penisola Scandinava e dalla Russia verso l’area dei balcanica, le regioni maggiormente esposte saranno quelle adriatiche e parte di quelle del Sud: su questi settori, vista la massa di aria in ingresso, davvero fredda, le temperature diminuiranno ulteriormente e sulle coste adriatiche si farà fatica a superare i 20°C in pieno giorno. Sotto il profilo delle precipitazioni invece sono attesi rovesci e locali temporali in Puglia, in Abruzzo e poi sulle coste tirreniche di Calabria e Sicilia, saranno più occasionali ma pur sempre possibili sulla Sardegna orientale e localmente sul Lazio.

Verso il finire della settimana poi lo scenario meteorologico potrebbe volgere ancora una volta al brutto tempo, con l’arrivo di una forte perturbazione atlantica che potrebbe interessare in maniera piuttosto intensa le regioni settentrionali e parte di quelle centrali.