Al Lingotto Fiere a Torino, dal 31 gennaio al 3 febbraio, si svolge il salone internazionale dell’auto d’epoca. Protagonista FCA Heritage che celebra il 70esimo anniversario dell’Abarth, esponendo una selezione di vetture d’epoca che raccontano la storia della Casa dello Scorpione

Al via la 37esima edizione di “Automotoretrò”, in scena al Lingotto Fiere di Torino dal 31 gennaio al 3 febbraio. Il prestigioso appuntamento apre il calendario di festeggiamenti per il 70esimo anniversario del marchio Abarth, che FCA Heritage celebra con l’esposizione di alcuni preziosi esemplari d’epoca nati dalla collaborazione tra la Casa dello Scorpione e gli altri marchi italiani oggi parte del Gruppo FCA.

Il pubblico può ammirare la mitica Fiat Nuova 500 elaborazione Abarth "Record" (1958). Nel 1957, con un motore che sviluppa 26 CV e capace di spingerla alla velocità massima di 118 km, la 500 Abarth corre nell’autodromo di Monza per 168 ore consecutive collezionando 6 record internazionali. Anche la conquista di questi importanti risultati contribuirà al successo della Nuova 500 facendone una delle più famose vetture mai prodotte. La vettura in esposizione – che è proprio quella utilizzata a Monza – è anche il primo esemplare in assoluto di Fiat 500 elaborata da Abarth ed è stato riportato alla sua configurazione originale dopo un accurato intervento di restauro conservativo. Si tratta di una vettura dal valore storico inestimabile e rappresenta una vera pietra miliare nella storia del marchio Abarth e dell’automobile.

In mostra anche l’Abarth 1000 Monoposto Record Classe G – appositamente restaurata – con cui Carlo Abarth conquistò personalmente il centesimo record del marchio che porta il suo nome, e che rappresenta un tributo ulteriore alla figura di questo geniale pilota e imprenditore. Nell'ottobre 1965 la Abarth 1000 Monoposto Record Classe G, mossa dal bialbero di un litro, sigla il record di accelerazione sul quarto di miglio e sui 500 metri, battendo le temute BMW e Porsche.

Sempre sullo stand Fca, altre due vetture storiche, nate dalla collaborazione con Abarth. L’Alfa Romeo 750 Competizione (1955), con motore a 4 cilindri bialbero in lega leggera, cilindrata da 1488 cm3 e “doppia accensione”, e la Lancia Rally 037 (1982), concepita per sostituire, nelle competizioni rallystiche internazionali, la celebre Fiat 131 Abarth Rally. Basata sulla Lancia Beta Montecarlo e equipaggiata con un motore bialbero Fiat di 2 litri a 16 valvole, la 037 in versione stradale (l'esemplare è uno dei 200 prodotti per consentire l'omologazione in Gruppo B) sviluppa 205 cv capaci di spingerla a oltre 220 km/h. Nel 1982, nonostante l'agguerrita concorrenza delle nuove Audi Quattro a trazione integrale, la Lancia Rally Gr. B conquista il Campionato Europeo e quello Italiano con alla guida l’allora venticinquenne Miki Biasion.

Accanto a queste rarità storiche, ecco le nuove Abarth 595 e Abarth 124 GT “70esimo Anniversario”, parte della gamma che celebra l’importante ricorrenza e, al tempo stesso, conferma il legame indissolubile tra le automobili del passato e quelle del presente.

© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata

Tag: