Per la quarta volta consecutiva la Giulia è nominata “Classica del futuro” dai lettori della prestigiosa rivista tedesca. L’ Alfa 33 Stradale del 1968 ha ottenuto il primo posto nella categoria “Pietre miliari del design”

Doppietta tedesca per l’Alfa Romeo. I lettori dell’autorevole rivista Motor Klassik hanno eletto la Giulia “Classica del futuro” per la quarta volta di seguito. Secondo i lettori, infatti, fra qualche decennio l’attuale Giulia diventerà quello che attualmente è la sua antenata del 1962: un classico senza tempo. Sul podio, accanto alla Giulia, sale l’Alfa 33 Stradale del 1968, che vince nella categoria “Pietre miliari del design”.

Roberto Giolito, responsabile di FCA Heritage, che ha ritirato il premio “Motor Klassik Award” vinto dall’Alfa 33 Stradale, ha commentato: «La storia di Alfa Romeo è ricca di icone di design. Se dovessimo sceglierne una, sarebbe la Tipo 33. Sono orgoglioso di ritirare il riconoscimento di “pietra miliare del design” dei lettori di Motor Klassik, nonché onorato di rappresentare il team che nel 1968 ha creato questa coupé unica nel suo genere». La vettura nasce dalla matita del leggendario designer Franco Scaglione: è alta appena 99 cm con porte ad apertura verticale ed era stata pensata per la strada (da cui il nome “Stradale”), ma tecnicamente era basata sull’omonima vettura da corsa. Il motore posteriore centrale è un 8 cilindri a V da due litri di cilindrata (230 CV per una velocità massima di 260 km/h, impressionante per l’epoca.

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