Design, sicurezza, tecnologia e funzionalità, sono i punti sui quali il brand ha deciso di lavorare per un modello che, come dicono, in Jeep "cambia tutto tranne il nome"

Il primo lancio Jeep in Europa del Gruppo Stellantis è la nuova Compass. Design, sicurezza, tecnologia e funzionalità, sono i punti sui quali il brand ha deciso di lavorare per un modello che, come dicono, in Jeep “cambia tutto tranne il nome”. Compass “è fondamentale per l’evoluzione del brand”, spiega Antonella Bruno, responsabile del brand Jeep in Europa, in conferenza stampa virtuale. Ed è presto detto perché: “Ha segnato il ritorno di Jeep nel segmento C-Suv, il più importante del mercato Uv con 2 milioni di immatricolazione in Europa nel 2020 pari a circa il 40% dei suv e un quinto delle vetture totali”, continua Bruno. Ricorrendo ai numeri, risulta che dal 2017 sono state vendute oltre 200mila Compass, oltre il 40% delle Jeep vendute in Europa e oggi circa una su quattro è una plug-in hybrid. E ora si alza l’asticella. “Abbiamo portato Compass a un livello ancora superiore”, evidenzia Bruno ricordando come il lancio di Jeep rappresenti da un lato la “riconferma” del “ruolo globale del brand” e dall’altro “le sue ambizioni nella nostra regione”.
 
Prodotto nello stabilimento di Melfi, Compass “ci ha avvicinato ai nostri clienti europei con tempi consegna ridotti da 6 a 3 mesi”, precisa ed è anche “la prima Jeep a livello 2 di guida autonoma nel mercato europeo” con sistemi di sicurezza di ultima generazione come traffic sign recognition, che legge e interpreta i cartelli stradali, intelligent speed assist, per mantenere automaticamente il veicolo entro i limiti di velocità segnalati e il nuovo highway assist, che combina adaptive cruise control e lane centering, regolando automaticamente velocità e traiettoria.
 
A esordire è una nuova gamma, che nasce incrociando quattro allestimenti (Longitude, Limited, S e Trailhawk a cui si aggiunge l’edizione di lancio dedicata all’80esimo anniversario Jeep), cinque diverse combinazioni di gruppi propulsori – benzina, diesel e ibrido plug-in, tre cambi (manuale a sei velocità, automatico a doppia frizione Ddct o automatico a sei marce) – e trazione anteriore o integrale. In particolare, “il 4xe è il nuovo 4×4 secondo Jeep ed evolve il concetto stesso di capability, aggiungendo sostenibilità, efficienza e ancora più divertimento alla guida”, sottolinea Bruno.
 
“L’esperienza a bordo è nuova: 100% wireless e senza spinotti”, fa sapere Bruno introducendo il sistema Uconnect 5 che garantisce un’ulteriore evoluzione dell’infotainment. Numerosi infine i concetti di design, trasversali tra interni completamente rinnovati ed esterni, che si ritroveranno nei prossimi modelli Jeep: più moderna e tecnologica, con maggiore personalità di gusto europeo senza tradire la sua autenticità (come ad esempio la griglia 7 slot e volumi importanti e muscolari).
 
Il listino prezzi in Italia parte da 29.850 euro per le versioni equipaggiate con motore 1.3 benzina da 130 cv in allestimento Longitude, fino a raggiungere il top di gamma con le versioni Trailhawk ed S 4xe con motorizzazione plug-in hybrid a 49.200 euro.
 

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