L'analisi rivela che a gennaio 2022 è stato registrato un +47% di vendite sullo stesso mese del 2021. Ma l'associazione mette in guardia dai primi segnali di rallentamento del mercato
Continua la corsa delle auto elettriche in Italia, che a gennaio 2022 lasciano il segno sulle vendite con un più 47% rispetto allo stesso mese di un anno fa. Ma si avverte una frenata, e si comincia a sentire l’assenza degli incentivi. Il quadro lo disegna Motus-E, l’associazione che raggruppa tutti gli stakeholders della mobilità elettrica, nell’analisi mensile dedicato alle immatricolazioni.
A gennaio 2022 le immatricolazioni delle auto Pev (Plug-in electric vehicle, somma di Bev, cioè elettriche a batteria, e Phev, le ibride plug-in) – spiega Motus-E – crescono del 47,52% rispetto a gennaio 2021, raggiungendo le 9.223 unità, a fronte delle 6.252 vendute nello stesso mese dello scorso anno. Il 2022 – continua l’associazione – si apre con un parco circolante di 244.944 auto elettriche, delle quali 125.789 sono Bev e la restante parte, 119.155, sono Phev. La quota di mercato delle auto con la spina si attesta a 8,53% del totale immatricolato a gennaio 2022.
Un andamento che trova un riflesso anche in Europa, come racconta l’Acea, l’associazione dei costruttori automobilistici europei: nel 2021 i veicoli elettrici ibridi rappresentano il 19,6% di tutte le nuove autovetture immatricolate in Ue, rispetto all’11,9% nel 2020. I veicoli elettrici registrano un forte aumento delle vendite arrivando al 18% del totale delle immatricolazioni di auto (erano al 10,5% nel 2020). In generale, la contrazione del mercato dell’Unione europea – prosegue l’Acea – ha influito negativamente sia sul diesel che sulla benzina, anche se le auto a carburante convenzionale ha ancora dominato le vendite in Europa nel 2021, con una quota di mercato pari al 59,6% delle nuove immatricolazioni.
Tra le auto elettriche più vendute in Italia perde il primato la 500E (sempre in testa nel 2021) che scivola al secondo posto (548 unità); a guidare la classifica a gennaio 2022 c’è infatti la Dacia spring (656 veicoli), mentre al terzo posto si piazza la Renault Twingo (298 vetture). Al quarto e quinto, la Smart fortwo e la Renault Zoe (riseptivamente 230 e 221 auto immatricolate).
Oltre alla crescita rispetto a gennaio 2021, Motus-E mette in evidenza però un rallentamento; risulta “in netto calo” la quota di mercato delle auto con la spina che nell’ultimo trimestre dello scorso anno era in media di oltre il 12%, rispetto all’8,53% di gennaio 2022. Secondo Motus-E sono questi i primi segnali dell’assenza di bonus: “Una frenata che potrebbe dipendere dalla mancanza di incentivi al settore”, cosa che “ha sicuramente influito sulle vendite degli ultimi mesi”.
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