Roma, 17 giu. (LaPresse) – Luigi Bisignani, l’uomo chiave della nuova inchiesta sulla P4, è tanto potente che fu in grado di bloccare l’inchiesta di Luigi De Magistris, allora pm e oggi sindaco di Napoli. Lo racconta in una intervista al quotidiano Il Manifesto lo stesso De Magistris. “Per capire chi è Bisignani – spiega – dobbiamo tornare al 2007. A giugno inizio a indagare sull’intreccio tra appalti pubblici, la massoneria coperta (‘la loggia di San Marino’), vertici dei servizi, l’allora numero due della guardia di finanza, esponenti politici e degli affari, come Antonio Saladino, un imprenditore referente della Compagnia delle Opere, e Finmeccanica”.

“All’inizio di luglio – racconta – iscrivo Bisignani nel registro degli indagati. La sua perquisizione stranamente va a vuoto, allora ebbi l’impressione che fosse stato avvisato, era volato a Londra. In compenso all’improvviso l’attività ispettiva del ministero della Giustizia, retto allora da Clemente Mastella, nei miei confronti ha un’accelerazione: arriva il capo degli ispettori Arcibaldo Miller, poi coinvolto nella P3, l’inchiesta “Why not” viene trasferita alla procura generale e io spedito al Csm. Comincia poi un’opera di delegittimazione contro di me e la procura di Salerno, che indaga sul mio caso. Facile immagine che dietro c’è la spinta fortissima di Bisignani. La democrazia italiana è inquinata dai poteri occulti e io ci ho rimesso la toga”.

Ma De Magistris parla anche del deputato Pdl Alfonso Papa che, secondo l’accusa, avrebbe informato il sottosegretario Gianni Letta dei movimenti dei magistrati. “Anche gli uomini – dice De Magistris – sono spesso gli stessi. Ancora nel 2007 nella perquisizione a Saladino, trovai un biglietto dove, in riferimento ad alcuni appalti ministeriali per l’informatizzazione, era scritto ‘rivolgersi ad Alfonso Papa’, allora ai vertici del ministero retto da Mastella. Cioè allo stesso ex pm, diventato parlamentare Pdl, indagato per la P4, amico dell’ex Procuratore di Roma Achille Toro, indagato con Miller per la P3. Del resto Papa, quando era con me pubblico ministero a Napoli, si è sempre messo di traverso in tutte le battaglie che riguardavano la giustizia”.

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