San Marino, 19 giu. (LaPresse) – I giovani sono “condizionati da molte precarietà, in primo ruolo sociale e di possibilità lavorativa”. E’ un passaggio dell’omelia di Papa Benedetto XVI, in visita oggi a San Marino. Una situazione, ha spiegato, che ha provocato la “fatica sperimentata da molti educatori” nel formare i giovani e “la crisi di non poche famiglie”.

“Il modo migliore di apprezzare una eredità – ha proseguito il Papa, rivolgendosi ai fedeli – è coltivarla e arricchirla. Siete chiamati a sviluppare questo prezioso deposito. Oggi la vostra missione deve confrontarsi con profonde e rapide trasformazioni culturali, sociali e politiche”. Benedetto XVI ha ammonito contro i “modelli edonistici che ottenebrano la mente e rischiano di annullare ogni moralità”, spiegando che “anche in queste terre si è iniziato a sostituire la fede con presunte ricchezze che alla fine si rivelano inconsistenti”.

“Si avverte – ha continuato – l’urgenza di una ripresa delle vocazioni sacerdotali. Faccio appello alle famiglie dei giovani affinché aprano il loro animo e abbiano una pronta risposta alla chiamata del Signore”. “Non ci si pente mai – ha detto il pontefice – ad essere generosi con Dio, così vi chiedo di impegnarvi attivamente nella comunità, così, accanto ai vostri compiti sociali, politici e culturali, possiate trovare tempo per la vita spirituale”.

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