Roma, 7 nov. (LaPresse) – Berlusconi si dimette. Anzi no. È un susseguirsi di voci e smentite quello che si rincorre da stamattina sul possibile passo indietro del presidente del Consiglio. I premier ha riunito i figli, Fedele Confalonieri e Niccolò Ghedini a villa San Martino ad Arcore per pranzo. E proprio da Milano, attraverso Facebook, in merito alle indiscrezioni trapelate in mattinata Berlusconi ha fatto sapere che “Le voci di mie dimissioni sono destituite di fondamento”.

Voci alimentate da Giuliano Ferrara che, in un intervento sul Foglio, ha detto: “Berlusconi si presenta alle Camere, chiede la fiducia per varare la legge di stabilità e il maxiemendamento, annuncia che si dimetterà un minuto dopo e che chiede le elezioni a gennaio. Di questo si discute”.

Ma, ancora più secca, è arrivata la smentita del Cavaliere attraverso Libero. “Domani – ha detto Berlusconi – si vota il rendiconto alla Camera, quindi porrò la fiducia sulla lettera presentata a Ue e Bce. Non capisco come siano circolate le voci delle mie dimissioni, sono destituite di ogni fondamento. Voglio vedere in faccia chi prova a tradirmi”.

Da Arcore parla anche il ministro dell’Attuazione del programma, Gianfranco Rotondi. “Il lavoro continua – spiega – siamo al servizio del paese. Si continua a lavorare alle ricette giuste siamo sereni e continuiamo il nostro lavoro”. Il ministro è “ottimista” sul futuro del governo e si dice “sereno” perché “stiamo continuando tranquillamente il nostro lavoro e porteremo a casa la maggioranza anche questa volta”.

Mentre in corso, come ogni lunedì, la riunione dei vertici della Lega Nord nella sede di via Bellerio a Milano. Nel quartiere generale del Carroccio sono arrivati il leader Umberto Bossi, i ministri dell’Interno Roberto Maroni e della Semplificazione Roberto Calderoli, che dopo pochi minuti ha lasciato in auto la sede della Lega. Con loro anche il capogruppo alla Camera Marco Reguzzoni. Nessuno dei dirigenti ha parlato con i giornalisti. La riunione di serve anche a mettere a punto la posizione in vista del voto sul Rendiconto dello Stato in programma domani alla Camera.

© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata