Roma, 5 dic. (LaPresse) – I sacrifici saranno “duri ma temporanei e distribuiti in modo equo, per superare questo momento difficile”. Il presidente del consiglio Mario Monti ha affrontato l’aula alla Camera dove ha illustrato la manovra anti-crisi approvata ieri dal consiglio dei ministri. “Non intendo né intenderò mai minimizzare l’entità di quello che chiediamo agli italiani”, ha detto il premier che non ha risparmiato toni drammatici: “Al di fuori dell’euro e della casa comune dell’Unione europea – ha affermato Monti – ci sono il baratro della povertà e della stagnazione, il crollo dei redditi e del potere d’acquisto e l’assenza del futuro per il Paese e le giovani generazioni. Non esiste alternativa”. E ancora: “La riduzione del debito pubblico – ha avvertito il premier – è un’esigenza vitale e ogni deviazione rischia di far sprofondare in un abisso”. I rischi che corre il Paese sono gravi, ma Monti rassicura: “Ne siamo sicuri, l’Italia non fallirà”. Lo ha sostenuto anche forte delle buone reazioni delle piazze finanziarie: “Lo spread sta denotando una grande attenzione positiva per quello che ieri è stato deliberato”. Monti ribadisce che non c’è tempo da perdere: “Il governo – ha detto – è consapevole di aver ricevuto dal capo dello Stato e dal parlamento un mandato limitato nel tempo, per questo c’è la necessità di adottare interventi urgenti”. “Ritengo – ha proseguito il professore a capo dell’esecutivo – che saremo in grado di superare tutte le fasi del monitoraggio in corso”.
“Nel chiedere forti sacrifici – ha dichiarato Monti – ci si è fatti carico di mettere a disposizione dell’economia, un significativo pacchetto di misure. All’interno di ciò, abbiamo tenuto conto delle numerose e giuste esigenze illustrate dalle parti sociali e dagli enti locali durante i colloqui avuti”. Sui costi della politica Monti ha detto: “Il governo esprime la netta convinzione che si debba procedere al superamento delle province e si impegnerà nel Parlamento per favorire le iniziative legislative in tale direzione”.Poi il presidente del consiglio ha sottolineato il compito cui sono chiamati i deputati: “Questo è ovviamente solo un inizio, anche se non proporremo altrettanti carichi ogni 17 giorni, speriamo che non sia necessario ma questo – ha sottolineato il premier – dipenderà anche dalla velocità con la quale il Parlamento approverà e convertirà in legge questi provvedimenti”.
Per Monti prova anche al Senato,in aula, dove ha rimarcato i segnali positivi arrivati dalla borsa: “Il mercato oggi, come prima valutazione, ci ha confortato”, ha rimarcato il premier. E ha aggiunto: “noi guardiamo con fiducia ai nostri titoli di Stato”. Poi un appello al Paese, agli italiani in vista del Natale, a cui chiede di premiare il ‘made in Italy’: “Pensiamoci anche adesso, durante le festività natalizie: quando si acquista un manufatto italiano- ha dichiarato Monti – si acquista non solo la qualità, ma si contribuisce a mantenere posti di lavoro sul nostro territorio in un momento delicato”. Monti poi ha posto l’accento sull’importanza della manovra italiana a livello europeo: “Se volessimo essere enfatici, posso dire che per il decreto ‘salva Italia’, come l’ho definito ieri, passa pro quota anche il ‘salva Europa”.
Il premier nell’illustrare i provvedimenti ha indicato le intenzioni future del governo: “Vogliamo creare anche le basi per ulteriori azioni a sostegno della famiglia”, “la riforma del mercato del lavoro sarà il prossimo cantiere che partirà tra qualche giorno”. “In quella circostanza – ha aggiunto Monti – ci sarà un vero e proprio negoziato con le parti sociali”. Dal capo dell’esecutivo una piena assunzione di responsabilità sulla manovra che chiede sacrifici: “Ci prendiamo per intero la responsabilità di ciò che abbiamo deliberato ieri”, ha dichiarato il premier. “L’Italia sta rapidamente guadagnando una credibilità che per circostanze obiettive, non dipendenti da singole personalità, negli ultimi tempi non aveva avuto. Vi voglio assicurare – ha affermato Monti – che forti di una rinnovata credibilità di un’Italia che sa adottare misure pesanti, dando prove di rapidità e maturità, agiremo nelle sedi europee, perchè non dobbiamo prendere l’Europa come un dato sovrastante, a volte ostile, ma in modo dialettico e forte dobbiamo avere un maggior peso nella determinazione di quelle politiche europee, dalla cui qualità o lacune dipende molto del nostro destino”.
Il premier poi ha direttamente chiamato in causa i parlamentari, illustrando la manovra nell’aula del Senato: “La contropartita dell’impegno che vi chiedo per quanto riguarda l’adozione di questi provvedimenti – ha detto Monti – è un impegno nostro e mio perchè la voce dell’Italia abbia nel quadro europeo tutto il peso che merita”. Dopo il suo passaggio a Montecitorio e poi a Palazzo Madama, ai giornalisti che gli hanno chiesto se la sua era stata una “giornata faticosa?, ha risposto, sorridente con un “no” il presidente del Consiglio Mario Monti, lasciando la sede del Senato e dribblando i quesiti postigli sulla disponibilità del governo ad aprire a emendamenti correttivi della manovra e sullo sciopero indetto dai sindacati per protestare per la mancanza di equità del provvedimento.
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