Roma, 17 dic. (LaPresse) – “La Chiesa paga l’Ici!. Occorre dirlo, visto che si parte dall’assunto contrario. Eventuali casi di elusione relativi a singoli enti, se provati, devono essere accertati e sanzionati con rigore”. Lo dice il cardinale Angelo Bagnasco, presidente della Cei, in un’intervista al ‘Corriere della Sera’. Bagnasco aggiunge: “nessuna copertura è dovuta a chi si sottrae al dovere di contribuire al benessere dei cittadini attraverso il pagamento delle imposte. Le tasse non sono un optional”. “Detto questo – prosegue Bagnasco – l’esenzione dall’Ici per talune categorie di enti e di attività non è un privilegio. E’ il riconoscimento del valore sociale dell’attività che viene esentata – e cosa non secondaria – non riguarda solo la Chiesa ma anche altre confessioni religiose e una miriade di realtà non profit”. Secondo Bagnasco “si tratta di chiedersi se il mondo della solidarietà debba essere tassato al pari di quello del business”. “A chi fa concorrenza una mensa per i poveri piuttosto che un campetto di calcio dell’oratorio? In ogni caso, ripeto: siamo disposti – dice Bagnasco – a valutare la chiarezza delle formule normative vigenti, con riferimento a tutto il mondo dei soggetti e delle attività non profit oggetto dell’attuale esenzione”.
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