Roma, 13 ago. (LaPresse) – Il governo ha intenzione di fare ricorso alla Corte Costituzionale per verificare che le sentenze dei giudici sulla chiusura dell’Ilva di Taranto non abbiano “menomato un nostro potere”. Lo ha affermato il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Antonio Catricalà, intervistato da Gr1Rai. Il riferimento è all’ordinanza con cui il gip di Taranto Patrizia Todisco ha revocato al presidente dell’Ilva, Bruno Ferrante, l’incarico di amministratore degli impianti sequestrati.
“Partiamo dal presupposto che la tutela della salute e dell’ambiente – ha detto Catricalà – è un valore fondamentale che anche il governo vuole perseguire e anche dal presupposto che noi rispettiamo le sentenze dei giudici. Però, alcune volte queste sentenze non sembrano proporzionate rispetto al fine legittimo che vogliono perseguire e quindi noi chiederemo alla Corte Costituzionale di verificare se non sia stato menomato un nostro potere: il potere di fare politica industriale”.
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