Torino, 6 set. (LaPresse) – “Dovremmo parlare più del Paese”. Così Rosi Bindi a margine della festa provinciale del Pd a Torino. “Facciamo le primarie – ha aggiunto – per servirlo meglio, ma bisognerà parlare molto di più dell’Italia”.
“Se facciamo le primarie – ha detto Bindi riferendosi a Matteo Renzi – e la discussione è intorno al tema del rinnovamento generazionale, come dire che tutti quelli che stanno alla guida del Pd e hanno fatto parte dei precedenti Governi devono andare a casa, e questo lo dicono persino i membri della segretaria di Bersani, non solo Renzi, io penso che stiamo dando un contributo a far pensare agli italiani che siamo tutti corresponsabili di quel che è accaduto in Italia in questi anni come Berlusconi”. “Io me ne vado anche a casa – ha poi concluso parlando alla platea – ma chi viene sa come far ripartire la crescita e ridare dignità alla politica? Non ne sento parlare. Io al partito del ‘siamo tutti uguali’ non mi iscrivo. Le primarie non sono questo per me e ho chiesto a Bersani di chiarire. Vorrei che pretendesse che fossero primarie vere in cui anche gli altri candidati, tutti, parlassero dell’Italia. E a chi parla di leader consumati io dico che ci sono anche i leader mai nati. Il cambiamento in politica solo la destra lo ha posto in senso generazionale ed estetico, noi sempre in base ai contenuti. Parliamo di competenze. Siamo dentro a un meccanismo che può diventare populismo e demagogia e così la politica non riprende dignità”.
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